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LUNEDI’ 18-10-2021 AMICO MIO E’ IL POST DI OGGI TITOLO:”DOPO SOLTANTO DIECI ANNI DI CARCERE IL KILLER DELLA CONTESSA ALBERICA FILO DELLA TORRE E’ IN LIBERTA’. MI CHIEDO SE SIA GIUSTO CHE LA VITA DI UNA DONNA VALGA COSI' POCO.”

LUNEDI’ 18-10-2021

Mio caro amico…

in questi giorni di ottobre...fortunatamente l'estate sembra non finire.

E anche se i fattacci di cronaca nera... malauguratamente occupano le prime pagine dei nostri giornali...il sorriso non deve mai mancare.

Qualche giorno  fa...tutti i quotidiani italiani...

hanno pubblicato una notizia sconvolgente che e’ questa: Manuel Winston Reyes…l’assassino della contessa Alberica Filo della Torre…dopo aver trascorso soltanto dieci anni di prigione  è stato scarcerato. 

Credo che questa notizia abbia sorpreso tutti. Ricordi questo individuo? L’uomo cattivo in questione era lui…il filippino Manuel e indossava i panni del maggiordomo. 

Il delitto avvenne il 10 luglio del 1991 a Roma. Ed era stato uno dei domestici della famiglia di Alberica. 

Questo essere abominevole…a causa di un debito che aveva contratto con la sfortunata contessa (e che non voleva pagare…) l’aveva soffocata con le sue mani. 

Successe questo: Dopo esacerbanti discussioni  e dopo essere stato licenziato…aveva cercato di incontrarla per l’ultima volta. Confesso’ nell’interrogatorio che la discussione divenne feroce. 

Cosi’…in un impeto d’ira le aveva stretto le mani al collo soffocandola. Poi…con la freddezza di un killer professionista...aveva sfilato dal polso della signora il prezioso orologio Rolex e intascato alcuni preziosi di grande valore...arraffati dal cassetto della  sua camera da letto. 

Dopodiche’…fuggi’ senza essere notato da nessuno. Era stato molto astuto  e molto fortunato questo assassino. Tanto è vero che per ben 20 anni…era riuscito a rimanere  fuori dalle indagini di quel crudele delitto. 

Un rimpianto?

C’è da supporre che l’ inchiesta dei giudici fosse stata condotta in maniera un pochino troppo affrettata.  

E questo è veramente imperdonabile. 

Per gli inquirenti basto’ un rapido interrogatorio formale e poi…ingenuamente…convinti che il magiordomo filippino non fosse l’assassino...lo scagionarono e seguirono altre piste che dopo molto tempo si rivelarono sbagliate. 

Ma grazie alla caparbietà del signor Pietro Mattei…marito di Alberica che implorava ad ogni costo la riapertura di questo caso…finalmente dopo ben 20 anni dal delitto…le indagini effettuate con metodi infallibili hanno scoperto il Diennea  che hanno inchiodato l’assassino alle sue responsabilita’. 

Così finalmente l’insospettabile domestico…dopo un breve processo veniva condannato a 16 anni di carcere che a dirla tutta…a noi sembrava una pena troppo mite per un omicidio cosi’ violento. 

Ed ora…ecco che dopo soltanto alcuni anni...la famiglia della vittima ha subito un’assurda ingiustizia. 

E’ si’…dopo soltanto dieci anni di galera e vari permessi premio ottenuti  grazie alla sua buona condotta…l’assassino della contessa si è guadagnato la  libertà. 

E questo è dannatamente assurdo! 

Anche perche’ in tutti questi vent’anni...non si era mai pentito. E la dolorosa ferita al cuore dei suoi cari restera’ per sempre. 

Nel frattempo...il marito della povera vittima è morto di crepacuore. 

Pertanto i figli dovranno convivere per sempre con questo agghiacciante dolore. 

Ti rendi conto amico mio? 

Il domestico assassino…dopo aver ucciso una giovane signora e dopo avere rovinato per sempre la vita di questa bellissima famiglia oggi è libero! Libero di rifarsi una vita!

Scommetto che tra poco...scrivera’ un libro e verra’ ospitato nei programmi piu’ seguiti arricchendo fino all'orlo le sue tasche di danari. 

Se ci pensi amico mio…tutto questo è abominevole. 

Perche’ il suo inaudito comportamento...ha segnato per sempre anche l’esistenza di altre persone totalmente innocenti che sono state coinvolte nelle indagini e gettate in pasto a mille  pettegolezzi ed insinuazioni ignobili. 

E…se vogliamo essere sinceri fino in fondo…all'epoca del fattaccio l’ingiustizia si era  accanita senza pieta’ prendendo di mira il suo povero marito che dopo tutti questi dispiaceri non ha retto. 

Amico mio...io come te mi domando:”Quanto vale il dolore di due figli piccoli come erano allora Manfredi e Domitilla?" E' inutile negarlo! Sono cresciuti chiedendosi ogni giorno chi avesse ucciso la propria madre...

attendendo anni per avere un po' di giustizia. Se ci pensi...a distanza di oltre 30 anni dall’omicidio della Contessa…non è facile accettare tutto questo! Come mai ci è voluto tanto tempo a dare un nome al suo assassino? 

Eppure...il maggiordomo aveva lavorato e abitato  a lungo nella stessa casa  dove si muoveva a proprio agio la povera vittima. 

C’è una risposta a tutto questo? Forse a quel tempo le indagini e il diennea erano ancora agli esordi e forse…

le telefonate intercettate dell’assassino non erano state tradotte correttamente dalla sua lingua…ma fatto sta che… http://www.misteriditalia.it/cn/?page_id=5114 restano tante perplessità e questa condanna è stata troppo mite per un omicidio così violento. 

Io non sono altro che un piccolo granello di sabbia persa nel vento e rifletto a modo mio. Per fortuna l’assassino nonostante i 20 anni trascorsi dal delitto non è riuscito a farla franca. 

E meno male che in Italia  le indagini sugli omicidi non vengono mai archiviate e…pertanto  anche un vecchio caso può essere riaperto con i risultati delle indagini ricontrollati  con cura. 

Qualche anno fa la televisione…

mandava in onda la fortunata serie di telefilm americani dal titolo“COLD CASE“ dove i casi prendevano spunto dalla realtà.

Anche in Italia il problema dei “cold case” è molto sentito. Poco fa...leggevo che esistono decine di casi di omicidi ancora aperti e proprio per questo motivo...nel 2009 il capo della Polizia Antonio Manganelli  ha creato un nuovo ufficio  super specializzato chiamandolo...

“UNITA’ DELITTI INSOLUTI”. https://poliziamoderna.poliziadistato.it/articolo/56c491373f2a0772811622 Si tratta di un pool di bravissimi investigatori della Criminalpol che operano assieme agli esperti della Polizia Scientifica e ai ricercatori delle università  come il Labanoff  che è l’istituto di medicina legale di Milano. http://www.labanof.unimi.it/

Le nuove tecniche di polizia scientifica...sono nate dopo un fattaccio di cronaca avvenuto proprio qui nella nostra Parma…intendo il sequestro e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri che ha ferito cosi’ tanto i nostri cuori...cambiando per sempre in peggio anche le nostre vite. 

La notte stessa del sequestro…vennero inviati qui a Parma...alcuni esperti  dalla sede nazionale della Criminalpol di Roma proprio per collaborare con  gli investigatori. 

Tra questi professionisti…

svettava in tutta la sua bravura un giovane funzionario romano poco più che  trentenne. Eccolo il bravo Giampaolo Zambonini. 

Questo giovane commissario…

si era laureato in ingegneria elettronica  e ai tempi drammatici di questo feroce assassinio... era specializzato in intercettazioni telefoniche. 

Con perfetti marchingegni (in piena notte…) era lui che individuava i crudeli rapitori intercettando scrupolosamente il loro telefono cellulare. 

Purtroppo la sua fatica immane era stata inutile perché il nostro Tommy era già stato ucciso. 

Ma il sacrificio di questo piccolo esserino ci aveva suggerito che era necessario cambiare completamente i  metodi di indagine. 

Dalla morte orribile del piccolo Tommy sono trascorsi ben 15 anni. 

E dopo un lavoro gigantesco per creare una struttura scientifica all’avanguardia (forse la migliore del mondo…) oggi il signor Giampaolo Zambonini con il meritatissimo grado di questore…gestisce con talento una sezione della Criminalpol  di Roma. 

Eccolo mentre ci narra  del suo lavoro.

Infine…ha concluso la conferenza dedicandola al piccolo Tommy. Certamente...va ricordato che i cold case italiani ancora avvolti nel mistero sono decine…
Tuttavia…

sono certa che presto moltissimi di essi  verranno risolti. 

Amico mio! Come sempre…

ti mando un bacio e ti aspetto 

domani sera nella CHAT di FACEBOOK. 

PARMA  0  -  MONZA  0

Poco fa…

il nostro Parma

ha giocato sul campo

dello stadio Ennio Tardini

contro il Monza

di mister Giovanni Stroppa

ed ha pareggiato per 0 a 0.

Il risultato non è affatto esaltante…

E…anche se la partita è stata giocata

al massimo livello…

dopo alcuni minuti di gioco

la gara si è trasformata in

un susseguirsi di azioni offensive

fino al 61° minuto…

allorquando…

il difensore del Monza

Luca Marrone è stato espulso.

Cosi’…i nostri ragazzi

in superiorità numerica

hanno assediato

la metà campo avversaria…

ma niente da fare!

Va da se'...che il Monza

Si è chiuso in difesa

e il Parma  ha cercato fino all’ultimo…

inutilmente il gol del vantaggio.

Peccato! Non siamo riusciti

a segnare il gol della vittoria…

deludendo i numerosi tifosi

presenti al Tardini che…

hanno fischiato

lungamente i gialloblu.

Domenica prossima alle 16 e 15

il Parma incontrerà in trasferta

la Reggina di mister Alfredo Aglietti

sul campo dello stadio

Orazio Granillo di Reggio Calabria.

Sarà una partita difficile

contro una squadra

dura e tenace ma…

bisognerà vincere ad ogni costo.

Ancora una volta…

innalzo al cielo

il mio grido augurale:

Grande Parma! 

Facci sognare!