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LUNEDI’ 4-4-2022 AMICO MIO ECCO IL POST DI OGGI TITOLO:”-FRA SETTE GIORNI...LUNEDI' PROSSIMO 11 APRILE SARA' L'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ADRIANO OLIVETTI . QUESTO LEGGENDARIO SIGNORE...ASSIEME A SUO PADRE FONDARONO L'AZIENDA DELLA MACCHINA DA SCRIVERE PIU' FAMOSA DEL MONDO:" I TUOI SOGNI DIVENTANO SOLUZIONI- CON QUESTE PAROLE SUO FIGLIO ADRIANO APRI’ 60 ANNI FA’ LA STRADA DELL’INFORMATICA. SONO TRASCORSI 60 ANNI DALLA SUA PREMATURA SCOMPARSA. QUESTO MITICO PERSONAGGIO…HA CONDOTTO LA SUA AZIENDA AD ESSERE UNA DELLE MAGGIORI PRODUTTRICI MONDIALI DI PERSONAL COMPUTER.”

LUNEDI’4-4-2022

Caro amico...

alcuni giorni fa...passeggiando in Ghiaia al mercatino dell'antiquariato...nel banco vicinissimo alla CONAD ho trovato questo vecchio disco del grande Vasco e una meravigliosa macchina da scrivere Olivetti degli anni 70 che vedrete tra queste fotografie. Nel caso...vi interessasse il proprietario si chiama Andrea Strada ed e' sempre gentilmente presente tra le sue meravigliose cose vintage introvababili altrove.

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Sono trascorsi 60 anni dalla morte di Adriano Olivetti. Figlio d'arte del compianto Camillo.
Forse non lo sai…
ma Adriano...fu ostaggio di un nebuloso destino. 
Il 27 febbraio 1960…il nostro protagonista dell’economia italiana morì improvvisamente all’eta’ di 59 anni mentre si recava  in treno a Losanna per lavoro. 
Dedico a questo leggendario signore il post di questa settimana e iniziero’ con una delle sue frasi più celebri.“La fabbrica non può guardare soltanto all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza…cultura…servizi e soprattutto democrazia. Io penso alla fabbrica per l’uomo. Non certo all’uomo per la fabbrica”. 
Amico mio…ho letto quasi per caso le sue parole e ne sono rimasta molto colpita proprio per il suo contenuto innovativo e rivoluzionario…in virtu’ di un’attività che non deve necessariamente produrre soltanto ricchezza per l’imprenditore…ma anche creare condizioni di vita migliori per i lavoratori. 
Mi è sembrato davvero incredibile che un importante industriale a capo di un impero di ben 36 mila dipendenti…abbia desiderato a tutti i costi che nella sua azienda…l’UOMO venisse prima di tutto…perfino dei suoi interessi primari. 
Non ti nascondo che sono rimasta folgorata dalla sua filosofia di vita e ho cercato di comprendere al meglio chi fosse realmente Adriano Olivetti. 
Il suo cognome per noi italiani è estremamente familiare e lo leghiamo a filo doppio alla monumentale macchina da scrivere di fronte alla quale almeno una volta nella vita ci siamo seduti tutti…proprio come è accaduto a Renato Rascel nel film dal titolo:
“POLICARPO…UFFICIALE DI SCRITTURA”
Questa divertentissima pellicola ci narra la storia del rag. Policarpo De Tarpetti che nei primi anni del 900 ha dovuto...suo malgrado…imparare ad usare la portentosa macchina da scrivere progettata dall’ingegniere Camillo Olivetti...nonchè papà di Adriano. 
C’è da aggiungere che il ventesimo secolo non è stato legato alle grandi scoperte scientifiche…ma soltanto alle travolgenti innovazioni industriali. Adriano...nato nel 1901 non si è mai sottratto alle nuove sfide della tecnologia. 
Pensa che dopo la laurea in ingegneria chimica…conseguita a poco più di 20 anni...si era fatto assumere come operaio  in una delle fabbriche del padre...proprio perche’ il suo unico desiderio era quello di comprendere fino in fondo quali fossero i sogni e le necessità dei lavoratori e...perché no anche le reali esigenze dei loro titolari! 
Il primo risultato ottenuto dal giovane Adriano…fu quello di far progettare una macchina da scrivere portatile ma che fosse anche  coloratissima e piacevole da vedere...proprio per mandare in pensione le mostruose ammiraglie ministeriali di quelli anni. 
Naturalmente…il risultato fu splendido! https://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti_MP1 Eccola la mitica MP1 bella e funzionale…concepita per trovare posto in ogni casa. Pensa che in quegli anni lontani…la penna a sfera a causa del suo costo proibitivo non era ancora diffusa e pertanto si scriveva con una cannuccia dotata di pennino da  intingere nel calamaio. 
Adriano Olivetti…in quegli anni…visitava centinaia di grandi aziende americane e altrettante nell’Unione Sovietica…tanto è vero che desiderava conoscere velocemente i nuovi metodi di lavoro. Lui…inseguiva un sogno. Ovvero quello di creare una perfetta armonia…
tra i dipendenti  delle sue fabbriche con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività. Si trattava di una scommessa dell’Italia di allora…ancora legata all’economia contadina. Poi…finalmente…nel 1938 questo egregio signore prendeva in mano la direzione delle attività di famiglia. 
E’ pur vero che durante i difficili anni della guerra…l’attività di Adriano Olivetti ebbe una battuta di arresto…ma finiti quei tempi  tristi e bui…ritornava ad inseguire il suo nuovo miraggio…che ra quello di realizzare una fabbrica a misura di operaio. 
Poi…nel 1948 creava il “CONSIGLIO DI GESTIONE” con l’obiettivo di  decidere assieme ai suoi dipendenti un metodo finanziario rivoluzionario…come fare per esempio…a spendere i finanziamenti ricevuti dallo Stato in merito ai servizi sociali e all’assistenza. 
Sono gli anni che precedono il boom economico e l’industria italiana…sfornava  di continuo prodotti di avanguardia e naturalmente…anche la “Olivetti” era in grado di creare un piccolo capolavoro. Intendo la  macchina da scrivere portatile Olivetti lettera 22…
preferita dal mitico Indro Montanelli che raccontava ai suoi fedelissimi lettori di aver preparato la sua Storia d’Italia proprio con questo gioiello. Si trattava di un autentico oggetto cult…sia per lo splendido design che per l’eccellenza tecnologica imbrigliata nel suo guscio di alluminio capace com’era…di rendere la macchina da scrivere leggerissima…ma al tempo stesso robusta. 
Pensa amico mio…anche io ho usato per mesi questa indistruttibile macchina…perché avevo seguito un corso di dattilografia e me ne ero innamorata a tal punto…da acquistarne una tutta per me. 
Mentre di fronte alla tastiera del mio inseparabile computer ricordo i tempi della scuola…ripenso al progresso velocissimo che in poche decine di anni ci ha fatto passare dalla penna stilografica che usavano i vecchi notai di paese...alla modernissima videoscrittura. 
Assorta nei miei pensieri…mi sembra di scorgere di fronte a me un distinto signore di mezza età…con gli occhi chiari e l’aspetto bonario. Ma si…lo riconosco è proprio lui…l’ingegner Adriano Olivetti! Mi guarda e inizia a parlare con me. 
Con il suo accento da gentiluomo piemontese di vecchio stampo mi saluta con uno squillante Ciao Petra! Poi…è un fiume in piena:”Carissima! che piacere sapere che il lavoro che ho svolto in tanti anni con passione…ti interessa cosi’ tanto. Grazie…ne sono profondamente lusingato. 
Devi sapere che nella mia vita…ho sempre cercato di mantenere una posizione  a metà strada fra il capitalismo…capace com’era di  macinare utili importanti…ma pur sempre a pari passo con la dottrina socialista che pero’ ahimè chiedeva a gran voce che ogni azienda  fosse di proprietà soltanto dello stato. 
Io detestavo questa ultima idea…perchè ho sempre cercato di guadagnare e di reinvestire gli utili proprio nell’azienda in modo tale da migliorare brillantemente le condizioni di lavoro degli operai. 
Pensa…proprio  durante i favolosi anni cinquanta…ho preso una decisione destinata a fare epoca….in quegli anni…gli operai lavoravano 8 ore al giorno. 
Erano ben 48 ore alla settimana! 
Ma nel 1956 per ringraziare i miei lavoratori…ridussi l’orario nelle mie fabbriche a 45 ore settimanali...mantenendo inalterato il loro stipendio. 
Intendiamoci Petra…cercavo di scegliere i miei collaboratori con attenzione…ma senza mai badare troppo al titolo di studio. 
Per me…il dialogo era la mia fede piu’ profonda. 
E…il mio desiderio era quello di riuscire con successo a fare breccia nel cuore di tutti i miei dipendenti. Difatti…condividavamo affetto e simpatia. 
Tuttavia…seguivo con molta attenzione anche quello che accadeva negli Stati Uniti.” 
Ora…l’ingegnere si ferma un attimo quasi per riprendere fiato e io ne approfitto per fargli grandissimi complimenti:”Vorrei ringraziarla con tutto il mio cuore...per avermi raccontato la sua straordinaria esperienza di vita. 
Sono estasiata dalle sue parole! 
Mi sembra che lei abbia vissuto la sua carriera di imprenditore come una missione. 
Il suo obiettivo piu’ importante…è sempre stato quello di migliorare le condizioni di vita dei suoi dipendenti.
“Si Petra cara…hai centrato l’arcano…a me non è mai interessato accumulare denaro…ma creare un modello di azienda virtuosa dove il tecnico e l’operaio si trovassero a proprio agio e lavorassero in simbiosi con il cuore e con la mente! 
Oggi...soltanto i giovani si tuffano anima e corpo nei nuovi progetti collaborando in armonia. Se nel 1960 (per colpa di un ictus improvviso) non fossi passato a miglior vita… la mia  storia sarebbe continuata e avrei fatto molto altro.”
A questo punto…l’ingegner Adriano Olivetti…ritorna sulla sua nuvola…e io mi risveglio dal sogno. 
Di fronte a me ho il mio computer  costruito in Cina e il mio I- Phone progettato da Steve Jobs. 
Peccato…un destino crudele ci ha portato via il talentuoso Adriano Olivetti ancora giovane. 
Chissà cosa avrebbe realizzato se avesse vissuto più a lungo. 
Sono certa che avrebbe creato macchine da scrivere sempre più moderne e  nuovi posti di lavoro preziosissimi per la nostra Italia! 
Amico mio…
ti mando un bacio con un soffio...
e ti aspetto domani sera nella 
CHAT di FACEBOOK alle 21. 

COSENZA 1 - PARMA 3
EVVIVA!!!

Oggi pomeriggio…

il nostro Parma…

ha sfidato in trasferta

sul campo San Vito-Gigi Marullo

il Cosenza di mister Pierpaolo Bisoli…

ed ha stravinto per ben 3 a 1.

I gialloblu sono scesi in campo…

privi di capitan Gigi Buffon

ancora fermo per un maledetto infortunio.

E' stato sostituito…

dal bravo Martin Turk.

La partita è stata giocata…

sotto la pioggia che ha reso il campo

simile ad un pantano.

Tuttavia…

nonostante questo…

i nostri Gladiatori hanno deliziato

gli spettatori con il loro gioco divertente segnando nel primo tempo…

con Adrian Bernabè…

secondo tempo…

con Danilo…

e poi ancora con Bernabè.

L'unico gol degli avversari

è stato segnato quasi sul finire

del secondo tempo su calcio di rigore. 

Dai bella gente! Brindiamo tutti assieme…

a questo splendido risultato…

sperando che questa vittoria…

scacci per sempre la crisi!

Mercoledì 6 aprile alle 14…

il Parma incontrerà sul terreno

dello stadio Ennio Tardini…

il Como di mister Giacomo Gattuso

e poi…lunedì 11 alle 20 e 30 in trasferta…

affronteremo il Brescia…

di mister Eugenio Corini.

Saranno due scontri difficili…

ma nulla è impossibile per il nostro squadrone e come sempre…

innalzo al cielo il mio grido:

“Grande Parma! Facci sognare!