venerdì


20-3-2009 19.56











Immancabile amico…
Ieri sera ero davvero fisicamente e mentalmente stanca...
Gli allenamenti in palestra avevano prosciugato tutte le mie forze residue e la stesura del consueto post quotidiano…aveva contribuito a rendere i miei occhietti alquanto pesanti.
.
Pertanto...stanca ma appagata...mi sono riversata con la mia consueta tisana…sul divanone ad assaporare in modo frugale cio' che era in programmazione in Tivù.
.
Il mio intento…era quello di trovare qualcosa di rilassante per consegnarmi in modo lieve…nelle braccia di Morfeo...l'unico Dio che in questi casi riesce a placare ogni ansia...eheheh.
.
Be'...il destino...il caso...o come lo vuoi chiamare tu…a volte è biricchino e traccia dei sentieri che a volte si percorrono…anche contro la propria volontà…ma solo per il gusto di appagare la propria curiosità e con essa i propri dubbi.
.
Su Rete4…per la serie " Bellissimi"…vi era in programmazione il film "Philadelphia"...quel manifesto hollywoodiano che per anni è stato l'icona delle grandi problematiche legate al nuovo flagello degli anni 80...l'AIDS.
Inutile aggiungere che questo appuntamento…mi ha completamente ipnotizzato lasciandomi come stregata…
di fronte al video fino all'01.40...povera me:-) ed io…che desideravo solo qualcosa per adagiarmi dolcemente sul divano mentre il caso mi ha "costretto" a resistere agli spasmi del sonno!:-)
.
Inutile sottolineare la grandezza dei protagonisti...
Tom Hanks...
riesce ad avere una credibilità talmente forte…che è davvero difficile non essere travolti dal pathos della storia...
Denzel Washington...raffinato ed elegante...già lasciava intravedere le sue enormi potenzialità interpretative...e poi Antonio Banderas...be'....qui mi concederai una piccola libertà di trasgressione...ma ti confesso candidamente che è davvero difficile inquadrarlo nel ruolo di Gay...ehehehe...penso che la sua fierezza fisica induca a ben altri pensieri....insomma...per dirla in breve...temo che avrei qualche piccola debolezza...laddove dovessi trovarmi al suo cospetto...ma in fondo è un "tradimento" che devi necessariamente perdonarmi…
visto il personaggio in questione :-)
.
Ma...al di la' delle mie divagazioni ludiche…credo che il film rappresenti uno spaccato della nostra società occidentale…basata spesso su comportamenti ipocriti quanto borghesi…nei quali si confondono princìpi e morale.
.
La paura che qualcosa di sconosciuto…possa alterare in modo repentino la nostra esistenza…viene vissuta in maniera schizzofrenica…tantopiu' se si associa la malattia ad una condotta "disdicevole".
Il male...viene pertanto percepito come una punizione divina…
e non già come la normale manifestazione della natura alla quale noi ci opponiamo con la nostra razionalità.
.
E' un comportamento che si ripete ciclicamente…laddove ci si trovi di fronte a qualcosa piu' grande di noi.
.
Anche le pestilenze descritte dal Manzoni venivano percepite come castigo divino e non già come semplice effetto di un degrado igienico sanitario.
Per fortuna…la ricerca scientifica…unita ad una forte presa di coscienza del fenomeno…ha reso le persone piu' capaci di affrontare certe situazioni…senza lasciarsi prendere dal pregiudizio.
.
Continuano pero' a manifestarsi ogni tanto…rigurgiti moralistici specialmente da parte della Chiesa…
la quale non perde occasione...per sottolineare che solo un comportamento "virtuoso" è alla base dello sradicamento del male.
.
Negli ultimi giorni…i giornali…hanno riportato con la consueta evidenza alcune esternazioni del Papa…rilasciate durante il suo viaggio pastorale in Africa.
In questo contesto...in un continente severamente flagellato dal male…
il Santo Padre ha ripetuto che l'uso del profilattico…non è la soluzione di un problema molto radicato in quella società.
Nessuno puo' minimamente pensare che tale prevenzione…possa risolvere un fenomeno cosi' esteso…ma è alresi' vero che non si possa pretendere di eliminare il problema…solo attraverso la repressione di comportamenti che fanno parte della natura stessa dell'umanità.
.
La repressione in tutti i campi…porta solo all'esasperazione nonchè alla clandestinità di tali comportamenti…per cui l'unico effetto che si otterrebbe…sarebbe solo quello di creare un cono d'ombra…su un tema che invece necessità di tanta luce.
Credo che quando si riuscirà a superare la barriera moralistica…rappresentata dal binomio malattia=punizione…allora si potrà davvero governare un fenomeno cosi' difficile da gestire.
.
Un malato di AIDS…è solo un malato...e come tale…occorre agire sempre e comunque attraverso le armi della prevenzione…dell'informazione e della ricerca.
Ritengo che questo meraviglioso film…

che ho rivisto molto volentieri…abbia dato la stura a comprendere la reale portata del fenomeno...indimenticabile la scena in cui il protagonista ascolta Maria Callas cantare…
parole di amore e di morte nell'Andrea Chénier...l'immagine di un'corpo martoriato dalla malattia...che trascende se stessa per divenire pura luce...una lezione di vita per chiunque abbia la sensibilità e la capacità di comprendere...
.
.
.