LUNEDI’ 18-11-2024
Mio adorato compagno di viaggio…
dell’illustre medico Ippocrate.
Riporto pari pari:
”Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.”
Io che non sono altro che un piccolo granello di
sabbia persa nel vento…credo che sia
importantissimo mangiare in modo corretto.
Un’abitudine alimentare coscienziosa è la panacea che tiene lontano anche le malattie piu’ pericolose. Imparando a mangiare sano si avra’ un privilegio di altissimo valore che è la lunga longevita’.
Naturalmente…sappiamo perfettamente che all’improvviso possiamo essere tentati da un cibo appetitoso e ahime’ infarcito di grassi pericolosi…e azzardare a nutrirci con maestosa golosita’ di alimenti considerati “spazzatura”.
Io ad esempio… quando vado al ristorante o in pizzeria impiego la massima curala nello scegliere qualsiasi pietanza.
Ti confesso amico mio… che prediligo quelli della cucina mediterranea creata con ingredienti semplici e rigorosamente cucinati adoperando prodotti freschissimi coltivati a pochi chilometri di distanza.
Quindi via libera ad insalatone appetitose… arricchite con pezzettini di formaggio magro e spicchi di noce…condite soltanto con olio di oliva extravergine di buona qualità…semmai ottenuto dalla spremitura di olive italiane.
Cosa dire poi di un bel piatto di pasta al pomodoro? Ora amico mio ti stupiro’.
Secondo me…la regina della cucina italiana è la pizza.
Quest’ultimo è un piatto gustosissimo…un vero street food che si trova ovunque. Eppure…sono fiorite mille leggende sulla origine di questa prelibatezza.
Qualcuno ha addirittura ipotizzato che sia nata nel periodo dell’antica Grecia…Tuttavia non esiste nulla che possa provarlo. E anzi. Tra le varie leggende…questa che adesso ti narrero’ è quella che preferisco.
Devi sapere che nel 1889 la regina italiana…Margherita di Savoia si trovava a Napoli per conoscere la città ed incontrare gli abitanti.
Era torinese e con un po' di curiosità era uscita dal Palazzo Reale di Posillipo per passeggiare in riva al mare.
Cosi’ aveva deciso di entrare in un locale caratteristico giusto ad un passo dal suo castello con l’intenzione di fare un pranzetto veloce. Naturalmente la sua presenza inaspettata…aveva creato un bel putiferio anche perché lo staff del ristorante…era stato colto di sorpresa.
Tuttavia lo chef del locale pensò di stupirla cucinando per lei un piatto semplice e tradizionale.
La classica pizza al pomodoro ma con un ingrediente in più.
Hai presente qualche foglia di basilico profumato e riproporre assieme all’aroma anche i colori della bandiera italiana?
La storia ci ricorda che il successo fù immediato e il cuoco…Raffaele Esposito che era un omone altissimo e robusto…ebbe i complimenti della regina e la richiesta in pompa magna di svelare tutti i segreti di questo autentico capolavoro…proprio al cuoco di corte.
Le curiosità su questa specialità napoletana sono tantissime.
E’ il motivo per il quale…tutti noi ci chiediamo quali saranno mai le caratteristiche di una vera pizza napoletana.
Dopo anni e anni di confusione…soltanto da qualche mese è stata messa nero su bianco la descrizione della autentica pizza napoletana.
Si tratta di un fascicolo di quasi trenta pagine che fornisce una descrizione incredibilmente precisa. https://www.pizzanapoletana.org/public/pdf/Disciplinare-2024-ITA.pdf
Ti diro’...ho letto una per una tutte le pagine del libretto e con attenzione…ho scoperto che a potersi fregiare del titolo di “pizza napoletana verace” sono soltanto quelle a forma tonda…come quella classica con mozzarella…pomodoro e alici.
Adorato compagno di viaggio. Tu non ci crederai…ma nel prestigioso elenco ce ne sono altre tre.
Ecco qua’ i loro gusti:”Margherita...Capricciosa e quattro stagioni.
E’ sì…le altre restano fuori da quella lista. Rimangono squisite ma non saranno mai napoletane.
Il primo a non rientrare in questa rigida normativa è stato il mitico Gigino titolare de l’Università della Pizza di Vico Equense che nel 1960 aveva brevettato la sua Pizza a Metro…praticamente una via di mezzo tra quelle tradizionali e quelle a trancio.
Et voila…
Dopo aver decantato la bellissima Napoli e parlato della sua pizza amata in tutto il mondo…arriviamo alla novità di queste settimane.Uno dei più famosi chef italiani (si chiama Gino Sorbillo…) napoletano verace ha inventato la pizza all’Ananas fresco.
Ti diro’ amico mio. Non è proprio una novità.
Devi sapere che nel 1962 in Ontario…venne preparata per la prima volta la pizza all’ananas…creata com’era da uno strano intruglio di pomodoro…mozzarella e fette di ananas sciroppata.
https://www.ilgiornaledellapizza.it/la-pizza-allananas-compie-62-anni/
Questa pizza…venne battezzata con il nome di:”HAWAIANA” ed è nata dall’idea di rifornirsi con le confezioni di ananas in scatola che l’esercito americano offriva ai propri soldati attraverso le mitiche razioni kappa.
A dire la verita’…quella realizzata Dal grande Sorbillo è molto diversa da quella americana.
Comunque…appena ne avrò l’occasione confrontero’ l’ultima ricetta del grande Gino Sorbillo (che lì per lì pare strampalata…) con la mia squisita pizza margherita ricca di ottima mozzarella al latte condita come sara’ di olio extra vergine di oliva.
Lui certamente è un bravissimo chef…ma temo che difficilmente la sua nuova idea culinaria verrà apprezzata dagli smaliziati fans di quella napoletana.
Ma in fondo amico mio…come si dice spesso faro’ mie queste parole:
“CHE SI PAGA A SOGNARE?”
Mio caro amico.
Sapevi che la Pizza napoletana da qualche a questa parte è diventata patrimonio dell’unesco ed è stata addirittura riconosciuta come patrimonio dell’Umanità?
E dunque i luminari della cucina ci esortatano a rispettare la sua storia…fatta di ingredienti semplici ma rigorosamente italiani e semmai con l’ananas…inventiamoci una gustosissima macedonia di frutta!
Ma io...che sono una tedeschina di Parma me la gustero' volentieri!
Amico mio…ti mando un bacio con un soffio e ti do’ l’appuntamento per domani martedì alle 21 nella CHAT di FACEBOOK.
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IERI DOMENICA IN ATTESA DELLA FINALE ALL'INALPI DI TORINO.
https://www.eurosport.it/tennis/atp-finals/2024/sinner-e-sempre-piu-storia-campione-alle-atp-finals-1-italiano-di-sempre_sto20054943/story.shtml