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LUNEDI’ 14-10-2024 AMICO MIO E’ IL POST DI OGGI TITOLO:”IL GRANDE TOTO’ AVEVA INVENTATO IL CAFFE’ SOSPESO PER OFFRIRLO A CHI NON POTEVA PERMETTERSELO. CHISSA’ COSA PENSEREBBE OGGI DEL COSTO DELLA “TAZZULELLA” AL BAR CHE E’ SALITO ALLE STELLE!”

 LUNEDI’ 14-10-2024

Mio caro amico…

questa settimana...

vorrei dedicare il mio blog a una bevanda tutta speciale. 

Intendo la pozione magica che con il suo aroma gustoso…è capace di rallegrare il risveglio del mattino di ognuno di noi. 

Evviva il caffe’ sveglia irrinunciabile! 

E’ si’…a onor del vero questa prelibatezza…viene regolarmente sorseggiata con innata passione da quasi tutti gli italiani. 

Eccola la mia bella tazzina di caffe’ nero bollente o ghiacciato qualsivoglia. 

Va da se’ amico mio…che aromatico e nero come la pece…gustato al bar o fatto con la semplice Moka di Bialetti…mi da la giusta carica per iniziare la giornata. 

Non ti nascondo che ancora oggi…scelgo accuratamente il tipo di caffè da acquistare. Io preferisco il gusto aromatico…ma dal sapore deciso…un po' come quello che abbiamo sempre immaginato quando la televisione (ancora in bianco e nero) trasmetteva la reclam in Carosello che osservavo estasiata quando ero bambina. 

Svegliarsi al mattino con il profumo inconfondibile di una fumante tazzina di caffè non solo è una tradizione…ma anche un gesto abituale. Riempire l’imbutino fino all’orlo con polvere di caffè tostato e’ la prima gioia del mattino. 

E…voila’ basta un pochino di acqua nel piccolo serbatoio…dopodiche’…quando avvitiamo in modo efficace  la mitica caffettiera e poi la adagiamo sulla fiammella più bassa della cucina a gas…il gioco e’ fatto. 

Non trovi anche tu che questo sia diventato un gesto rituale? 

E…con la fedelta’ di sempre…mentre l’acqua calda fa aumentare la pressione e attendiamo con ansia che il prezioso liquido venga distillato per essere pronto per la degustazione…mi viene automatico pensare ad un altro  amichetto della mia infanzia…il mitico “Omino coi Baffi” straordinario testimonial della Caffettiera Bialetti.   

lo stesso simpatico personaggino impresso sulla piccola caldaia della mia amatissima Moka Express Bialetti. 

Lo sapevi amico mio? 

Questo fatato personaggio caricaturale è  proprio lui…Alfonso Bialetti l’omino venuto dal nulla che ha creato negli anni…un autentico impero. 

Pensa  che un secolo fa…questo signore era un semplice operaio che…umilmente lavorava in una fonderia di un paesino ad un passo dal Lago Maggiore. 

La leggenda narra che da una sua intuizione geniale (la Moka) è nato l’impero industriale che conosciamo! 

In questo istante…mi torna in mente la caffettiera usata dai nostri nonni…la mitica “Napoletana” protagonista di una indimenticabile scena del film dal titolo: 

“QUESTI FANTASMI” interpretata dall’immenso Edoardo De Filippo.   

Il celeberrimo attore che amo tantissimo…interpreta la parte di Pasquale Lojacono che dal balconcino di casa sua...nella Napoli degli anni trenta…spiega per filo e per segno al vicino di casa il metodo infallibile per preparare una eccellente tazzina di caffè con la caffettiera tradizionale che si usava…ben prima della famosissima “Moka”. 

Ho visto e rivisto questa pellicola che mi ha letteralmente ammaliata perché le parole di Eduardo…fanno capire quanto a Napoli sia importante iniziare la giornata sorseggiando la tradizionale “tazzulella”. 

Ora mi fermo soltanto un attimo per ascoltare una canzone della straordinaria Orchestra di Renzo Arbore che rende al mondo…un altro omaggio al caffè.  

Ma cosa ha di tanto speciale il caffè che si sorseggia nelle case e nei bar di Napoli? 

Devo confessarti che amo tantissimo il caffè napoletano per il suo sapore forte che talvolta ci ricorda quello della cioccolata. 

A proposito. 

Mi è stato spiegato che  il segreto della ricetta miracolosa è racchiuso nella particolare acqua partenopea e nella speciale  tostatura dei chicchi di caffè. 

Ma credo fortemente che il miracolo…

dipenda anche dall’impareggiabile cuore dei napoletani che da decenni…seguono una bellissima tradizione inventata dal nostro  Totò. 

Hai presente il significato disegnato con amore assoluto del caffe’ sospeso? 

Ecco…quando Totò con la sua innata simpatia…ordinava  in un bar di Napoli una tazza di caffè fumante pagava alla casa…utilizzando  sempre…un bigliettone da dieci mila lire. 

E’ si’! Mai e poi mai avrebbe ritirato il resto. Poi…come soltanto lui sapeva fare…gli bastava  un assenso di intesa  e il cassiere sapeva gia’ che il desiderio di Toto’ era quello di offrire con tutto il suo cuore…un caffè a quei poveri diavoli che non avevano nemmeno una monetina per pagarlo. 

Sembra che questa bellissima usanza…adesso venga seguita non soltanto nella bellissima  Napoli…ma anche in altre città italiane. 

Pensa amico mio che stranamente…

proprio a Napoli…la tazzina di caffè a volte entra in un campo difficile e tortuoso…fai conto quello della superstizione. 

Devi sapere che durante il regno borbonico…il nostro amato caffè veniva definito come un regalo del demonio…

forse per il suo colore nero e la sua capacità di dare una sferzata di energia a chi lo beveva. 

E un po’ anche per le gocce di caffe’ che allora come oggi...rimangono disegnate come un alone (per cert’uni infausto…) nel fondo di una tazzina da caffè.   

Ora…

vorrei ripensare ad un aneddoto della vita di 

Totò. 

Come ho scritto poco fa’…il grande attore aveva dato vita al caffè sospeso e proprio per questo motivo…frequentava quasi ogni  bar in tutte le zone della città. 

Tuttavia…

anche Totò come molti attori di teatro…era superstizioso. 

In una intervista…raccontava che nel migliore bar napoletano (che si trovava vicino piazza Plebiscito…) lui non entrava mai senza aver messo a punto una sua ritualita’. 

E anzi…devi sapere che quando passava davanti alla vetrina…accarezzava l’inseparabile cornetto rosso che portava sempre in tasca. 

Pare che i muri della struttura…gli ricordassero il cimitero napoletano di Poggioreale. Io…ancora oggi io mi chiedo:

”Chissà quale sarà stato questo bar tanto dannato e temuto dal nostro adorato principe De Curtis.” 

Non ti nascondo che io amo tantissimo visitare i caffè storici e quando mi trovo di passaggio a Milano…non manco mai di visitare il “Cova” di via Monte Napoleone   https://www.pasticceriacova.com/  per fare colazione con il loro caffè e uno squisito pasticcino. 

Poi…c’è il “Caffè Greco” di Roma  il preferito da Totò ma anche da tanti altri artisti come Renato Guttuso…Giuseppe Ungaretti e Orson Welles. 

E’ si’…anche quel posticino elegantissimo è un locale entrato  nella leggenda! Ahimè…tuttavia…sembra incredibile ma è così. 

Negli anni sessanta la “Tazzulella” del bar costava pochissimo…soltanto trenta lire…ma ora quale è il suo prezzo? 

Oggi un buon caffè al bar costa dai 90 centesimi…fino ad arrivare a un euro e trenta. 

Nella nostra adorata Parma…costa almeno un euro e trenta centesimi…una cifra molto alta se pensiamo che il caffè del bar…

viene preparato con sei grammi circa di miscela…pertanto con la classica confezione del supermercato se ne preparano ben 36! 

E’ no amico mio! Io non ci sto! 

La tazzina di caffè la bevono tutti… ricchi e poveri…professionisti e disoccupati e io oserei dire che è quasi indispensabile! Pertanto…non è giusto speculare su questa bevanda. 

Amico mio…oggi vorrei salutarti facendo mie le parole sacro sante di Sherlock Holmes che durante le sue avventure si gustava sovente un buon caffè. 

Riporto pari pari:

“NON C’E’ NIENTE DI MEGLIO DI UNA TAZZA DI CAFFE’ PER STIMOLARE IL CERVELLO” .

Ti mando un bacio con un soffio…

e ti do l’appuntamento questa sera alle 21 nella CHAT di FACEBOOK.

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BOLOGNA 1  PARMA  1 

GIOCATA DOMENICA 

6-10-24

ECCO LA CONFERENZA STAMPA DEL DOPO PARTITA DI MISTER FABIO PECCHIA.

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