OGGI E' STATA UNA GIORNATA MOLTO IMPEGNATIVA. MA ECCO QUI IL MIO POST CON UN POCHINO DI RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA.
Mio caro amico…
il nostro mitico Rocky Marciano...
è nato il 1 settembre 1923 a Brockton…un paese di montagna americano.
Poco piu’ di un mese fà avrebbe compiuto 100 anni! Il suo nome negli anni cinquanta… rimbalzava sui giornali di tutto il mondo…il suo curriculum sportivo era straordinario.
Pensa che nei suoi otto anni di carriera… aveva sostenuto addirittura 49 incontri di boxe sfidando avversari di altissimo livello e ne aveva vinti prima del termine ben 43 senza mai perdere.
Poi…dopo ave appeso per sempre i guantoni al chiodo aveva impiegato una discreta somma dei premi vinti per aiutare economicamente i colleghi.
Anch’essi avevano lasciato lo sport ma erano rimasti con pochi soldi in tasca.
Ahimè purtroppo…a soli 46 anni ci lasciava per sempre a causa di un incidente aereo.
Proprio come James Dean e tanti altri…anche il nostro Rocky scompariva dal mondo ancora giovane e all’apice della popolarità.
E forse è rimasto impresso a lettere di fuoco nella nostra memoria anche per questa ragione.
E a dirla tutta…nel cuore di Rochy Marciano bruciava la voglia di diventare un grande campione e riscattare così le sue umili origini anche per aiutare quelli meno fortunati.Lui…era figlio dei nostri immigrati.
Il papà era abruzzese e la mamma campana ed erano arrivati in America con pochi soldi in tasca ma con tanta voglia di lavorare per fuggire da una vita di stenti.
Tuttavia…per la verita’ io che adoro sin da bambina questo eroe del pugilato…
non ho trovato molto sui suoi primi anni di vita ma ho potuto leggere che a 16 anni soltanto…era già costretto a impegnarsi in lavori durissimi…tra i tanti anche quello di carpentiere nei grattacieli in costruzione.
Ed e’ come se lo vedessi il giovane Rochy che ancora adolescente si mette a correre di prima mattina per poi andare in palestra ad allenarsi fino allo sfinimento.
NELLA FOTO IN BIANCO E NERO STA COMBATTENDO CON JOE LOUIS. E' IN PIEDI E POCO PRIMA SI CHIAMAVA ANCORA FRANCESCO ROCCO MARCHEGIANO. QUEL 13 SETTEMBRE DEL 48 PER COLPA DELLO SPEEKER CHE PRONUNCIA MALE IL SUO NOME...DIVENTERA' ROCKY MARCIANO.
E’ sì…nella sua città esistevano gia’ le “palestre popolari” che spesso venivano gestite da benemerite organizzazioni assistenziali.
I cosiddetti luoghi meravigliosi nati per togliere dalla strada e dalle tentazioni delle piccole criminalità proprio i ragazzi in condizioni disagiate.
Il patto tra chi si occupava di loro era molto chiaro.
Il ragazzo veniva messo in condizione di praticare sport ad alto livello senza spendere nulla. Ma c’era un ma.
Se si comportava in modo scorretto creando problemi…veniva messo alla porta senza tanti complimenti!
Il sistema gia’ allora… funzionava a meraviglia ed è cosi’ che sono nati e cresciuti moltissimi sportivi di buon livello.
Quelli erano ragazzi molto poveri che non avrebbero mai potuto permettersi il lusso di frequentare una palestra.
Sono andata a curiosare nell’web e ho scoperto che la prima struttura nata in Italia sull’esempio americano è stata quella di Roma
nel quartiere San Lorenzo.Sono sicura che presto avranno seguito altre iniziative cosi’ importanti.
A dire il vero…anche altri emigranti hanno trovato in America la propria fortuna…
come dimenticare il grandissimo Frank Sinatra anch’esso figlio di genitori italiani?
E Joe di Maggio?
Campione di baseball figlio di immigrati calabresi…nonche marito dell’incantevole Marylin Monrore?
Mio caro amico…da che mondo è mondo l’Italia è stata sempre territorio di emigrazione. Milioni di nostri connazionali…hanno scelto di vivere in una nazione diversa quasi sempre allo scopo di ritrovarsi in una vita migliore. Pensa che soltanto negli scorsi 100 anni…
ben sei milioni di italiani hanno attraversato l’Atlantico per raggiungere gli Stati Uniti e almeno tre milioni di loro si sono trasferiti in Argentina.
Tantissimi altri…hanno preferito altre destinazioni e a dire il vero anche migliaia di pensionati si sono trasferiti in nazioni più calde…
dove la vita costa un po’ meno.
Ogni anno a New York…il 12 ottobre nella centralissima Quinta strada…sfilano gli italo americani per ricordare Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America. Durante questa kermesse titolata:“COLUMBUS DAY” ci sono momenti divertentissimi con i talentuosi musicisti della banda della Polizia Americana che intonano canzoni italiane.
Se ci pensi bene amico mio…dietro ad ogni immigrato c’è una storia importantissima.Ci sono immensi sacrifici e affetti rimasti orfani per lunghi anni.
A tutti loro…dedico questa struggente canzone basta ascoltarla per immaginare queste persone meravigliose a bordo della nave gigantesca che si allontanava dal porto di Napoli...
passando davanti a Mergellina…all’Hotel Vesuvio…a Capri e ad Ischia.
Avevano lo stato d’animo di chi lasciava una vita di stenti sperando in un futuro migliore. Comunuqe..l’emigrazione di quei tempi aveva regole ben precise.
Coloro i quali partivano…dovevano prima dimostrare di essere in normali condizioni di salute e di accettare e rispettare le leggi dello Stato che con tanta generosità stava per accoglierli.
E’ si’ all’epoca le leggi erano perentorie.
Chi non le rispettava rischiava la prigione senza contare il rimpatrio forzato!
Oggi l’Italia è diventata una vera e propria terra promessa per gli emigranti…tanto è vero che molti di essi sono nel nostro paese con la volontà di integrarsi lavorando sodo e imparando la nostra lingua.
Tuttavia…ahimè una parte…quella meno fortunata finisce col vivere di elemosina o…peggio vengono assoldati dalla criminalità. La Polizia Penitenziaria ha calcolato che un ospite delle carceri italiane su tre…sia straniero.
Ti rendi conto amico mio? https://www.poliziapenitenziaria.it/stranieri-in-carcere-chi-sono-quanti-sono-che-reati-commettono/Ser Si tratta di un dato allarmante.
E’ vero. Dietro ad ogni immigrato c’è una storia di povertà e di ambizione…di amore e di futuro…alcuni sono costretti a fuggire da una sanguinosa dittatura.
Ci sono esempi straordinari anche qui.
Ad esempio…nella nostra amata Parma…ha vissuto per un po’ di tempo una ragazza molto speciale.
Eccola…si chiama Edvige Gwend.
E’ nata in Camerun…ma la sua famiglia si è traferita in Italia scegliendo di vivere proprio a Parma Pensa a soli 26 anni era gia’ campionessa di Judo…ma anche un eccellente Appuntato della Guardia di Finanza!
Ha conquistato la cittadinanza vincendo agli Europei due medaglie d’oro…una di argento ed una di bronzo.
Questa splendida creatura è stata un autentico esempio anche per i suoi fratelli.
Ora...la bella Edvige vive a Pomezia e lavora nel Centro Sportivo della Guardia di Finanza è diventata mamma e ha lasciato lo sport agonistico.
Oggi…come ai tempi di Rocky Marciano l’onesta’…la voglia di integrarsi rispettando le leggi e le abitudini dei propri ospiti…sono comportamenti dei “nuovi italiani” da premiare.
Vorrei...mandare un grandissimo applauso al mitico Sylvester Stallone per avere reso immortale il nostro Roky.
Amico mio…che sia lietissima la tua settimana.
Domani sera…come sempre mi troverai nella CHAT di FACEBOOK alle 21.
VENEZIA 3 - PARMA 2
Ieri sera…il nostro Parma
Ha affrontato in trasferta
il Venezia e…ahimè…
ha perso per 3 a 2…
interrompendo la serie
positiva…iniziata…
dalla prima giornata
di campionato.
Nel primo tempo…
il Venezia ha segnato un gol…
poi nel secondo tempo…
il gioco delle due squadre
ha preso velocita’…
e al 54°…
il nostro attaccante
Adrian Benedyczak…
ha segnato su calcio di rigore.
Gli avversari hanno di nuovo
segnato al 63° e al 78° minuto…
mentre il Parma…
ha accorciato le distanze
al 93°…grazie ad un gran tiro
del attaccante gialloblu…
Antonio Mirko – Kolak.
Il prossimo turno…
la serie B riposerà
a causa di impegni della Nazionale…
pertanto il Parma…
giocherà contro il Como
di mister Moreno Longo…
venerdì 20 ottobre alle 20 e 30
sul terreno del Tardini.
Stringiamoci attorno
alla nostra squadra del cuore e…
come sempre…
innalzo al cielo il mio grido:
“Grande Parma!
Facci sognare!
LE FOTOGRAFIE
LE HO PRESE QUI: https://parma.repubblica.it/sport/2023/10/07/foto/venezia-parma_3-2_-_la_fotocronaca-417173025/1/