LUNEDI’ 17-1-2022
Mio caro amico…https://www.ilgiorno.it/cronaca/caff%C3%A8-tazzina-aumento-prezzi-rincaro-1-50-euro-1.7251722
cosa c’è di meglio che svegliarsi la mattina...
assaporando una tazzina di caffè appena fatto…
caldissimo e nero dallo squisito sapore tanto simile a quello di un dolce cioccolatino?
Proprio così…sono sicura che anche tu come me preferisci coccolarti con la tazzina di caffè preparata in casa…
fatta con passione e con l’aiuto di una bella caffettiera in alluminio.
Dal tempo dei tempi…in tutte le case italiane si prepara questa magnifica bevanda seguendo un rito che si tramanda da generazioni.
Eccola qui la caffettiera Moka Bialetti…
quella con la vignetta dell’omino con i baffi che ha conquistato la fiducia di tutti.
Se ci pensi…è la piu’ semplice di tutte.
Basta riempire la parte inferiore di acqua…inserire a incastro il classico imbutino in acciaio e colmarlo di caffè macinato
Infine…quando abbiamo avvitato il tutto…bastera’ appoggiare la caffettiera sul fuoco. Et…voila’ il gioco è fatto! Dopo pochi minuti…inizierà ad uscire lentamente il caffè bollente capace com’è di trasmette nell’aria il suo inconfondibile aroma!
Diciamocela tutta…la vera patria del caffè è la mitica citta’ di Napoli…dove pensa un po' è stata inventata la “CAFFETTIERA NAPOLETANA” che oggi è diventata un vero pezzo da collezione.
Devi sapere amico mio che tanti anni fa…nel 1946 Edoardo de Filippo aveva messo in scena la commedia dal titolo:“QUESTI FANTASMI” dove lui stesso impersonava Pasquale Lojacono…un uomo dai tratti modesti che nelle ristrettezze del dopoguerra era costretto a vivere in una stamberga che aveva la fama di essere abitata da veri e propri fantasmi.
Fai conto…che il nostro Don Pasquale proprio per vincere le sue paure…ogni mattina si affacciava dal balcone per insegnare al vicino di casa (il prof Santanna…) come fare in modo eccelso un buon caffè alla napoletana.
Queste scene straordinarie…sono state ricordate anni dopo in un film. Tuttavia…al posto di Pasquale Lojacono…il produttore e il regista avevano preferito ingaggiare un personaggio femminile strepitoso. L’avevano chiamata Maria Lojacono ed era interpretata da una Sophia Loren in gran forma di una bellezza mozzafiato.Anche lei…nella parte era impegnata a convivere con fantasmi più o meno autentici che infestavano la sua casa.Pensa un po' … il prof Santanna che nel film era interpretato da Vittorio Gassman…per amore della bella Maria aveva deciso di ascoltare ogni mattina i suoi miracolosi consigli con l’obiettivo di preparare una tazzina di caffè eccelsa.
Queste scene ci mostrano l’importanza che ha…nelle famiglie napoletane la classica “TAZZULELLA” mattutina. Tuttavia…la preparazione della tazzina di caffè ci ricorda anche il rito tutto partenopeo del “CAFFE’ SOSPESO”. Intendo la tradizionale abitudine antica. Fai conto quella di pagare alla cassa del bar due tazzine di caffè e consumarne solo una. La seconda (pagata…) verrà offerta al povero diavolo di passaggio che non può nemmeno permettersi di spendere un solo euro per acquistarla.
Ma ora…vorrei abbandonare le bellissime immagini di una Napoli da favola…che forse non esiste più prendendo ispirazione da questa bella canzone di Riccardo del Turco dal titolo:“CHE COSA HAI MESSO NEL CAFFE’”E poi…vorrei narrarti…come è nata questa splendida bevanda. Non c’è che dire! Il caffè ci riserva sempre nuove sorprese. Pensa che le prime pianticelle sono state coltivate nella terra dell’ Africa Orientale e anzi per dirla tutta…in Etiopia.
E…proprio seguendo le imprese dei guerrieri etiopi…si sono progressivamente diffuse nei paesi arabi con il nome suggestivo di:“VINO DI ARABIA”.
Ogni pianticella veniva nominata proprio con questo appellativo.
E’ si amico mio! Perche’ da che mondo nei paesi islamici è vietato consumare alcolici e gli arabi…hanno sempre sostituito vino e liquori con una fragrante tazzina di caffè! Anzi!
Le antiche leggende…raccontano che nelle Moschee veniva offerto ai fedeli caffè a volontà proprio per aiutarli a rimanere svegli durante le lunghissime notti di preghiera.
Questa nuova e gustosa bevanda…aveva attirato l’attenzione dei viaggiatori che percorrevano le strade polverose di quelle terre e…pensa alcuni di questi…ritornando nelle loro case in Turchia e in Egitto portavano con se questo prezioso distillato.
E poi da queste nazioni grazie all’opera di scaltri mercanti…partì la diffusione in Europa dove i pregiati grani di caffè tostato…venivano venduti a peso d’oro nelle erboristerie quasi fossero un prezioso medicinale.
Dopo tanti anni…finalmente la mitica tazzina di caffè veniva servita al bar anche a Venezia…dove nel 1615 venne inaugurato il celebre Caffè Florian…nella splendida piazza San Marco!
Ma l’inarrestabile diffusione del caffè… venne bruscamente interrotta per colpa di una leggenda arrivata dalla Siria riferita di bocca in bocca e poi narrata da un illustre teologo della Sorbona…un certo frate Antonio Fausto Nairone.
E quindi…di punto in bianco lo squisito caffe’ veniva accusato di essere una droga ancora sconosciuta…capace com’era di sdoppiare la personalità e di moltiplicare le forze!
Gran brutta storia per i sacerdoti e i frati italiani dell’epoca che vedevano consumare nelle prima sale da caffè italiane migliaia di tazzine della squisita bevanda che sembrava nascondere qualche segreto diabolico.
Naturalmente la leggenda raccontata da frate Antonio arrivò anche alle orecchie del Papa di allora…Clemente Ottavo che si fece grandi risate. Pertanto…decise di consentire ad ogni cattolico di rifocillarsi consumando caffè a volontà. Naturalmente…la decisione papale venne contestata dai protestanti inglesi che pretesero la chiusura di tutte le sale da caffè di Londra. Fortunatamente un divieto tanto assurdo durò pochissimo!
Comunque la storia del caffè sembra quasi un racconto di avventura…un po’ come quelli descritti nei film di Indiana Jones. E’ si…perché la pianta del caffè è nata in Etiopia…ma il maggiore produttore è il Brasile!
La coltivazione delle piantine di caffè è iniziata in sud America nel 1714 allorquando…un intraprendete ufficiale della marina francese di nome Gabriel Mathieu…si era trasferito in quello straordinario paese portando con se due rametti sottratti di nascosto alla famosa pianta che Luigi XIV (il Re Sole…) conservava a Parigi ben nascosta nelle sua serra.
Gabriel…rubando al re in persona…aveva rischiato di essere condannato a morte. Tuttavia…il suo gesto aveva permesso di coltivare alla luce del sole tutte le piantine di caffè che voleva…tant’è che in un lampo si erano moltiplicate diventando ben 20 milioni.
Cosi’…invasero il mondo con il loro frutto prelibato…venduto a bassissimo costo!
Pensa amico mio…
https://www.agi.it/economia/news/2022-01-15/tazzina-caffe-rincari-bar-fino-a-1-euro-e-50-15247442/
qualche anno dopo il commediografo veneziano Carlo Goldoni festeggiava la grande diffusione di questa magnifica bevanda scrivendo una commedia dal titolo emblematico che recita cosi’:
Desidero offrirti un vero cammeo tratto da un carosello di tanti anni fa. E adesso…quello molto più recente con Nino Manfredi e Natalina... E ora che dire?Dopo un buon caffè…
ci vuole un bacio di buona giornata!
L'appuntamento è per domani sera alle 21 nella CHAT di FACEBOOK.