lunedì

LUNEDI’ 12-11-2018 AMICO MIO E’ IL POST DI OGGI TITOLO:”SONO 50 ANNI CHE LO SCRITTORE GIOVANNINO GUARESCHI RIPOSA ADAGIATO SOPRA UNA NUVOLETTA NEL CIELO DI BRESCELLO. CHE GIOIA INCONTRARE DI NUOVO DON CAMILLO MENTRE COMMOSSO MI RICORDA IL SUO CARO PAPA’!”


Mio caro amico…
sembra ieri…ma  sono trascorsi ben 50 anni da quel lunedi’ caldissimo allorquando Giovannino Guareschi…scrittore piu’ amato…venne colto dal piu’ infimo dei destini. 
Era il 22 luglio 1968 e quell’anno era in vacanza nella sua villetta di Cervia. 
Quel mattino…dopo essersi alzato dal letto felice…venne colpito da un infarto  che lo uccise di colpo a soli 60 anni!  
La  povera figlia Carlotta che dormiva nella stanza accanto…colta da disperazione…cerco’ di soccorrerlo immediatamente. 
Tuttavia…si era subito resa conto che il padre era passato a miglior vita senza neppure un cenno di lamento. 
Purtroppo…in un solo istante…la sua povera figlia distrutta dal dolore si rese conto che anche la letteratura italiana aveva perso uno dei suoi geni più fecondi.  
Proprio così…perché va sottolineato che il signor Giovannino Guareschi è stato uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi. 
Tant’è che le sue opere scritte…venivano tradotte e stampate addirittura in 20 milioni di copie. 
Pertanto…va da se che ancora oggi sia lo scrittore italiano più conosciuto nel mondo intero…pensa che i suoi libri sono in vendita anche in Cina! :-)
Lo so…le mie parole sembrano dettate da una lettrice accanita del grande scrittore della Bassa ma è proprio la verità! :-)
Va sottolineato che lui…con il suo aspetto da bonario contadino emiliano…ha avuto una vita intensissima seppur breve. E…pensa! 
La sua carriera di giornalista era iniziata proprio nella sua amata Parma. 
A rendersi conto del suo straordinario talento fu un grandissimo personaggio! 
Cesare Zavattini che qui vedi fotografato assieme ai bambini. 
Fai conto che lui...era lo sceneggiatore preferito da Vittorio De Sica. 
Naturalmente…quello di Giovannino è stato un successo immediato. 
Ad apprezzarlo assieme a Zavattini… c’era anche il mitico scrittore Giovanni Mosca (quest’ultimo padre dei miei compianti amici Paolo...
e Maurizio con i quali ho lavorato nel mondo dello spettacolo). 
Ecco. Loro tre assieme...avevano creato una rivista che si chiamava:
“IL BERTOLDO”…
all’epoca settimanale di grande tiratura. 
Poi…dopo l’Armistizio del 1943 l’inventore di don Camillo e Peppone…
trascorse due lunghissimi e terribili anni in un lager in Germania. 
"Caro Giovanni...dai un bacio per me sulla guancia a mio nonno...imprigionato e ucciso proprio in uno di quei postacci orrendi che anche tu...purtroppo hai conosciuto". 
Fortunatamente...il caro Giovanni non rassegno' e risali' la china dopo i duri anni della ricostruzione. 
Fu in quel momento che diede vita a una nuova avventura al delizioso settimanale:“CANDIDO” scritto a quattro mani con Giovanni Mosca. 
Cosi’…con quel delizioso giornale...nacque l’amatissima saga di don Camillo e del sindaco Peppone anche perché era ambientata nella casareccia “Bassa Padana” per intenderci…quel piccolo e delizioso mondo…posto come un diamante al sole proprio nel cuore dell’Emilia che anche io amo profondamente.
Amico mio…come saprai...di tanto in tanto adoro trascorrere alcune ore nella ridente Brescello. 
Mi da molta gioia camminare verso i luoghi che hanno fatto da magnifica scenografia ai numerosi episodi che stanno riproponendo su rete4 in prima serata nel fine settimana.Sabato scorso...sdraiata sul mio divanone mi sono rivista:"DON CAMILLO E L'ONOREVOLE PEPPONE"
Come non ricordare il museo dedicato interamente ai due amici di sempre…Peppone e don Camillo? :-)
Ecco! Proprio oggi…l’autunno mi regala una splendida giornata tiepida dipinta di azzurro appena velato…giusto l’ideale per una passeggiata. Detto fatto :-)
Lascio il mio piccolo Napoleone a casa per qualche ora alle prese con i suoi amatissimi gomitolini di lana…e dopo un brevissimo viaggio percorso nella piccola strada che conduce alla bassa…mi trovo a respirare quell’arietta a me familiare di mezza collina…
capace com’è di rallegrare il mio spirito. Finalmente…dopo alcuni passi rigeneranti tra le persone della splendida Brescello...mi trovo a percorrere la strada principale che mi porterà ad incontrare proprio loro due…
i miei amici di sempre. don Camillo e il sindaco Peppone.
E guarda tu il caso! :-)
Improvvisamente…odo un simpaticissimo vocione da baritono che mi lancia un poderoso:
“Ciao Petrina!” 
E io…non ci voglio credere! :-)
Ma è proprio lui...l’amatissimo sacerdote di Brescello…il mitico Don Camillo! :-)
A me…viene quasi spontaneo un inchino affettuoso un po’ come si fa coi Papi. 
Ed è a quel punto che la nostra conversazione si trasforma in verità in un istante.
Mentre ci sediamo sulla panchina di marmo adiacente la chiesa…sorride sempre ed io con lui. 
“Ben tornata Petra! Non ti incontro da qualche mese. Che bello vederti! :-)
Sapevi vero...che il 2018 che stiamo vivendo è un anno importantissimo anche per me e per il mio amico Peppone? Pensa! :-)
Stiamo festeggiando i 70 anni da quel caliente 1948…allorquando tutto ebbe inizio. 
Devi sapere cara...che il nostro adorato papà Giovannino proprio in quell’anno con la sua poetica penna stilografica…diede inizio ai nostri episodi pubblicati sul giornale che citavi prima dal nome:CANDIDO."
Dopo queste parole spiegate con cura...
don Camillo coglie un  velo di sorpresa nel mio sguardo ma continua senza perdere il filo del discorso:
”Purtroppo Petra…quest’anno cade anche una dolorosa ricorrenza. 
La scomparsa del mio adorato papa'  Giovannino...avvenne nel 1968. 
Ma accantoniamo per un attimo le tristezze. Adesso vorrei narrarti di quando la contestazione giovanile infuocava le piazze di tutta Europa e di quando il mio caro padre Giovannino…incominciò a scrivere il suo nuovo libro dal titolo: 
DON CAMILLO E I GIOVANI D'OGGI.
Pensa! Pochi ci credettero…
ma fù un  vero e proprio successone!
E da quel momento…mio padre era amato da tutti. A partire dagli anziani…fino ad arrivare ai ragazzini che lo invocavano anche per giocare al pallone.”
Ora…lo sguardo di Don Camillo cambia e la commozione ha il sopravvento. 
Adesso il pianto è inconsolabile…
quando torna a ricordarmi che il suo adorato papà se ne ando’ in cielo a soli 60 anni. 
“Credimi Petra se ti dico che lui…oltre ad essere un vero giornalista che scriveva per la soddisfazione di rendere felice il suo pubblico…
non ha mai e poi mai cercato di trarre vantaggio dai suoi successi letterari. Anzi! Fidati di me...se adesso ti confido un segreto. La cosa assurda è che è stato tradito proprio da coloro i quali credeva amici :-(
Pensa che un giorno maledetto…mentre si recava nella redazione della rivista Candido…Incontro’ in corridoio un ometto che portava sotto il braccio un pesante faldone di documenti. 
Ecco…questo individuo che poi si scoprirà sciagurato…lo convinse a scrivere uno scoop che li per li ne aveva del clamoroso. Purtroppo mio papa’ Giovannino in quell’istante...venne ahimè inesorabilmente conquistato dalla parlantina di quel cialtrone. 
Non solo. Ma lui...buono com’era si era fatto rubare anche molti soldi. Tuttavia...la cosa piu' grave è che per colpa di quell'imbroglione…fu addirittura condannato a un anno di prigione per aver scritto versi... prendendo spunto proprio da quei falsi documenti!
Purtroppo...in quei faldoni da cui lui prese spunto...vi erano scritte un sacco di calunnie contro il capo del governo che di nome faceva Alcide De Gasperi!” 
Ti rendi conto? :-(
“Lo so Petra mia! :-(
Sono storie vecchie…ma a me piace ricordare anche i momenti bui della vita del mio amato Papà. A questo punto…don Camillo estrae dalla tasca un fazzoletto. 
Si asciuga la fronte sudata e gli occhioni bagnati di lacrime per l’emozione. 
E io…mentre cerco di consolarlo con una lievissima carezza sulla testa…approfitto e gli pongo una domanda che lo potrebbe far tornare a sorridere:
“Senti don Camillo…ti sei mai chiesto come mai...il tuo amico Peppone interpretato da Gino Cervi…somiglia così tanto a tuo papa’ Giovannino anche per i suoi baffoni inconfondibili?” :-)
A questa battuta azzeccata per caso...
don Camillo torna ad essere felice. 
Ti confido un segreto Petra! 
Ma bada bene che non si sappia in giro: 
Julien Dudivier il regista che ha diretto i miei episodi che tanto ami…
nel 1952 desiderava con tutta l’anima che a recitare la parte di Peppone fosse proprio il mio papa’. 
Ma purtroppo non ando' cosi'. Dopo i provini... dovette rinunciare al suo progetto…ma bada bene Petra! Soltanto perché doveva accontentare l’editore Rizzoli che a ragion veduta...
aveva deciso che i protagonisti di queste nostre favole fossero tutti attori già affermati. Tanto è vero...che per questo motivo scelse il grandissimo Gino Cervi. 
Del resto…se ci pensi bene non vi era nulla da eccepire. 
Era la fotocopia esatta di mio papa’ Giovannino. 
Non trovi anche tu?” 
Ma ora don Camillo riprende a parlare con la sua voce tonante e bonaria da simpaticissimo montanaro. 
"Ci tengo a farti sapere Petrina…che cio’ che accadeva a Brescello con le nostre avventure…aveva un solo obiettivo! :-)
Quello dei buoni sentimenti. 
L’amore per il prossimo è sempre stata la cartina tornasole…e regalare sorrisi agli italiani che in quegli anni faticavano parecchio a portare a casa la pagnotta...era il suo desiderio primario!” :-)
Adorato don Camillo! 
Siamo nel 2018 ed è molto arduo oggi far  riassaporare ai giovani il clima di forte ottimismo che si respirava nel primo dopoguerra. 
E’ vero. Le città erano distrutte…ma bastava rimboccarsi le maniche per uscire a testa alta da quel tunnel di dolore creato da quella  odiosa guerra. 
Gia’ (come direbbe qualcuno...)
Formidabili quegli anni...quando si era felici con poco. Non c’è che dire! :-)
E mio padre Giovannino…narrando le mie avventure assieme a quelle di Peppone è riuscito a descrivere una sua personalissima favola italiana ove si custodisce come in uno scrigno incantato di poesia…
l’umore della gente comune che ancora oggi vive in provincia e che mai e poi mai…penserebbe di trasferirsi in città. 
I nostri racconti…Petra cara sono squarci di vita appartenuti a un modesto sacerdote di paese che ha sempre conosciuto molto bene i sentimenti dei suoi parrocchiani…le loro speranze e le loro paure. 
Tanto è vero…che la gentilezza e la correttezza è sempre stato il loro primo pregio. Cosa rara al giorno d’oggi. 
E non è un segreto per nessuno che fino a ieri…soltanto con l’ agricoltura e allevando qualche mucca riuscivano a campare discretamente!
Vedi Petrina…quel galantuomo di mio padre è sempre rimasto legato alla sua terra e anche se in gioventu’ aveva lavorato  a Milano e a Roma...nel suo cuore c'era posto  soltanto per le sue zone. 
Adorava Brescello anche prima del periodo magnifico delle riprese film dedicati a me e a Peppone. In realtà...non aveva mai voluto trasferirsi nelle megalopoli appena citate che naturalmente per lui...erano luoghi dove i cittadini diventavano vittime del traffico e dello smog! :-(
Difatti…appena ha potuto è tornato nella Bassa (sai?) Roncole Verdi? :-)
Ecco in quel bel luogo apri’ un ristorante dove poteva finalmente coronare il sogno della sua vita…intendo quello di dedicarsi alla buona cucina e potere in questo modo scambiare aneddoti con i clienti che da tutta Italia partivano per venire a conoscerlo di persona!
Sai Petra…in questo mondo frenetico dove le nostre giornate sono scandite da mille impegni…sedersi in una trattoria di  fronte ad un piattone di tortelli e a un bicchiere di vino e scambiare qualche parola con un amico… 
è l’unico modo per superare quella odiosa piaga sociale che si chiama solitudine!” 
Queste ultime parole di don Camillo…vengono scandite dai rintocchi di una campana. 
"Sì…la riconosco! E’ la Gertrude la campana di Brescllo che chiama a raccolta tutti i parrocchiani per la messa del pomeriggio."
Ecco che adesso don Camillo si agita un po'. "Petrina…scusami…ma devo proprio andare. Oggi sono solo in canonica. 
Don Chichì è in città per sbrigare alcune pratiche. Ti lascio…ma prima di salutarti vorrei darti la mia benedizione."
Lo fa…dandomi tre buffetti sulla guancia. 
E poi…aggiunge:
”Torna presto a trovarmi…sono sempre felice di condividere assieme te i miei ricordi di vecchio parroco della bassa!” 
Ciao don Camillo!
https://www.unipr.it/notizie/10-novembre-9-dicembre-busseto-il-festival-guareschi-don-camillo-e-peppone 
A presto! :-)
Amico mio…che sia lieta la tua settimana. 
Domani sera…alle 21 mi troverai nella chat di FACEBOOK.

TORINO 1 PARMA 2
Giornata trionfale per il nostro Parma! 
I ragazzi di mister Roberto D’Aversa...
hanno espugnato lo stadio Olimpico di Torino
superando la squadra di casa…per 2 a 1!

Ieri pomeriggio…il nostro Squadrone ha sconfitto la formazione di mister Walter Mazzarri impartendogli una lezione di grande calcio…ma tant’è che il risultato non descrive appieno l’andamento della gara.
C’è da sottolineare che il nostro squadrone
ha dominato magistralmente in campo per tutta la durata della partita…deliziando il pubblico con prodezze da super campioni. Dopo l’avvio bruciante dei nostri Gladiatori che hanno cercato immediatamente il gol segnando al nono minuto di gioco con un tiro imparabile di Gervinho…
è arrivato il raddoppio di Roberto Inglese che ha realizzato uno splendido gol mettendo in cassaforte la vittoria dei crociati. Ai giocatori del Torino è rimasta la sola consolazione di segnare la rete della bandiera tirata in porta dal granata Daniele Baselli. 
All’uscita del campo…i gialloblu sono stati acclamati dai tifosi che li avevano seguiti numerosissimi anche in questa difficile trasferta.La nostra squadra del cuore…ha dimostrato di essere una formazione agguerrita…veloce ed organizzata ancor piu’ bravissima nel lanciarsi in micidiali contropiede fino a trasformarli in gol!Sono sicura che questo risultato…sia il migliore augurio al nuovo presidente Piero Pizzarotti che da domani si trovera’ a guidare una società forte e combattiva…pronta a qualsiasi sfida di campionato! La settimana prossima…la seria A riposa e il nuovo appuntamento è programmato per domenica 25 novembre con Parma – Sassuolo. Prevedo che sarà una sfida difficile contro una squadra in cerca di punti.
Ma nulla è impossibile per i nostri campioni!

E come sempre…
innalzo al cielo il mio grido!
😍
Grande Parma!
 
Facci sognare!