martedì






10-2-2009 23.47


Adorabile amico…
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Mi trovo qui nella mia umile dimora…avvolta da mille pensieri.
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Cio' che è successo ieri e che ha diviso l'intera nazione in due fazioni estremamente combattive...mi ha profondamente turbato...ma non voglio buttar li' semplici riflessioni di convenienza...sento il bisogno di rimettere in ordine le mie idee…senza che queste possano essere inquinate da sentimenti emozionali legati al clamore dei media...per cui mi riservo di scrivere un post dedicato…non appena tutto il rumore che ci circonda si sara' placato....
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Ti è mai successo...mentre ti guardi allo specchio...di fare riflessioni profonde...legate a splendidi -ex amori?-
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Il cinema spesso...diventa colorito anticipatore di temi che percorrono le vite di ognuno di noi...e in modo a volte lieve cerca di fornire delle ragionevoli chiavi di lettura...è il caso del film "EX"…un grande viaggio in questo universo spesso complesso...nei quali una compagnia di grandissimi attori...ha fornito un grande e variopinto affresco di questo inevitabile percorso di vita...
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L'Ex...una lama che spesso lacera e traccia i confini della nostra esistenza…attraverso il quale tutto cambia repentimente di significato...e per quanto si cerchi di comprendere e gestire il fenomeno…spesso si rimane nudi di fronte al ripetersi continuo di questa stridente litania.
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Cio' che in passato si rappresentava attraverso una miriade di colori...di fiori di emozioni...col tempo perde la sua forza dirompente…fino a degradare in tenere e pallide carezze...in un affetto sterile che diventa piu' imbarazzante...per colui che per primo ha il sentore che la zattera su cui naviga col proprio compagno...sta' inevitabilmente naufrangando tra i flutti dell'oceano in tempesta.
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De Andre' aveva perfettamente tracciato il solco che delimita queste sensazioni già negli anni 60…e le sue parole risuonano cupe nella mia testa e mi rendono quasi insesibile di fronte all'inevitabile succedersi degli eventi.
Il problema piu' grande è rappresentato dal fatto che l'orologio dell'amore…cammina in misura diversa nella coppia…ragion per cui...quando il pendolo del destino batte le sue ore…ci si trova spesso soli ad affrontare il disagio.
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Sentimenti di gratitudine...imbarazzo e affetto…spesso condiscono i nostri i ricordi…ma non hanno piu' la stessa forza dirompente...-di quando uno sguardo intenso- aveva acceso il nostro immaginario...
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Ecco allora...che tutto diventa difficile...l'inevitabile allontamento…diventa una rottura di un patto silenzioso…nel quale ci si era giurati eterno amore.
Solo che la vita all'improvviso presenta il suo amaro conto…senza che nessuno possa tirarsi indietro.
Cio' che bisogna cercare di comprendere…è che la vita...l'universo che ci ruota intorno ha nella fine...la sua intrinseca ragion d'essere e l'eternità e' solo un’assurda illusione…dettata dal nostro desiderio di cristallizzare gli eventi nel momento in cui ci sono piu' propizi.
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Credo pertanto…che comprendere questo semplice ma duro concetto…possa aiutare a gestire il dopo....-cio' che ci aspetta non appena il volto di colui o colei che ci sono vicini…cessa di materializzarsi nel proprio immaginario-.
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Siamo sempre tentati di rimanere aggrappati ad un triste epilogo…senza tenere in nessun conto di cio' che di bello si è consumato nel tempo che ci ha concesso il destino.
I ricordi e le emozioni…sono il nostro vero ed unico patrimonio e solo attraverso questi...si riesce ad avere una visione davvero globale di cio' che è stato.
Gli egoismi...devono lasciare il posto alla ragionevolezza e il possesso non deve corrodere cio' che di importante si è costruito insieme.
La strada è lunga…e l'aver fatto un pezzo di quest'ultima con una persona importante…non puo' che arricchire il nostro spirito...uno spirito che si tempra nelle gioie...ma che non deve fuggire dalle proprie responsabilità…credo che soltanto cosi' si riesce a crescere.
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Non so' se…il tramutare il grande fuoco della passione...in un tenero giaciglio di amicizia…possa essere la giusta risposta...
In certi casi l'ipocrisia...il perbenismo…diventa una maschera che si indossa...per non ammetere a se stessi la realtà dei fatti...meglio quindi lasciare che tutto si evolva secondo regole non scritte...ma lasciando che sia proprio il destino a tracciare il suo solco profondo....
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Come disse Einstein...
"è giusto che ogni tanto anche Dio si prenda le proprie responsabilità" ;-)
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