LUNEDI’ 13-10-2025
Cari amici…
oggi sento il bisogno di fermarmi un attimo
con voi…
di respirare e raccontarvi come stanno andando le cose.
Questo spazio…
che da tempo è diventato un piccolo rifugio di parole e pensieri…ha seguito il ritmo delle mie giornate: intenso…quasi quotidiano…come se ogni post fosse un battito in più del mio cuore.
Ma i tempi cambiano e io con loro.
La vita…con i suoi imprevisti…i suoi pesi e le sue sorprese…mi sta chiedendo un passo diverso.
Un passo più lento…più silenzioso…più raccolto.
C’è un passaggio nel film Carlito’s Way…quando Al Pacino con la sua voce graffiata e piena di vita dice:
”Il mare…sempre il mare. Quando si tira indietro è come se dicesse: non è ancora finita ragazzo…non è ancora finita!”
Ecco…io mi sento un po’ così.
Non è finita. Non è mai finita. Ma il mare a volte si ritira…si fa più calmo…lascia spazio alla sabbia e al silenzio.
In questi mesi mi sono accorta che la scrittura…per me…non può essere soltanto corsa…inseguimento… frenesia.
Ha bisogno di spazio…di vuoto…di silenzi che la nutrano.
Ha bisogno che io viva…che io ascolti…che io senta le ferite e le piccole gioie…prima ancora di trasformarle in parole.
E allora ho deciso di cambiare il ritmo di questo blog.
Non più post settimanali…non più la rincorsa a un appuntamento quotidiano…ma un respiro mensile.
Una volta al mese…come un rito che si rinnova: il tempo giusto per sedimentare…per lasciare che le emozioni maturino…per offrirvi qualcosa di più vero…di più pieno.
Lo so…qualcuno di voi forse sentirà un piccolo vuoto…un’assenza.
Ma vi invito a viverla come si vive l’attesa di una lettera scritta a mano: quando finalmente arriva…la si apre con cura…la si legge lentamente…la si porta con sé.
Mi piace pensare a questo blog come a un giardino. Per tanto tempo vi ho portato fiori freschi ogni settimana…raccolti in fretta lungo la strada.
Ora preferisco coltivarne uno solo…
più raro…che sboccia una volta al mese ma profuma più a lungo. E intanto…mentre le parole si fanno più rade…io continuo a camminare.
Come diceva Rilke:
“La vera patria dell’uomo è l’infanzia.”
Forse è lì che torno…ogni volta che scrivo:
a quel luogo segreto in cui bastava una pagina bianca per sentirsi meno soli.
Non smetterò di scrivere…non smetterò di esserci. Cambierà solo la frequenza…cambierà la musica di fondo.
Sarà come passare da una danza frenetica…
a un lento che permette di guardarsi negli occhi.
E vi ringrazio per la pazienza…per la presenza silenziosa…per i messaggi che arrivano anche quando io non riesco a rispondere subito.
In fondo…come scriveva Cesare Pavese:
“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.”
Ma verrà anche la vita…e avrà i vostri sorrisi.
Ci ritroveremo qui…mese dopo mese…
come a un appuntamento fedele.
Io vi porterò le mie parole…voi portatemi la vostra attenzione…il vostro sguardo…la vostra amicizia. Non è un addio…non è nemmeno un arrivederci.
È un nuovo modo di esserci.
Con meno frequenza…
ma con più profondità.
Grazie di cuore. Sempre vostra.
Petra. 💓










