lunedì

9-4-2012 20.31
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Mio caro amico…le giornate del “ponte di Pasqua” sono…da sempre dedicate a piccoli viaggi…
una tradizionale abitudine che permette di interrompere la monotonia quotidiana e la vita grigia dei lunghi mesi invernali:-)
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Eccoci pronti a tuffarci nell’aria festosa e un po’ caotica che si respira nelle nostre città d’arte dove è possibile visitare alcuni luoghi pregni della presenza degli artisti che hanno fatto grande il Rinascimento italiano:-)
Mentre accarezzo l’erbetta morbida del giardino di fronte…il mio pensiero si posa sulle ali dorate di un epoca in cui senza ombra di dubbio ho vissuto:-)
Sono certa...che l'affascinante periodo rinascimentale...mi regalò l’incontro fortunato.
Il Rinascimento italiano...ha prodotto grandi scienziati e sommi artisti come Leonardo da Vinci...tuttavia assieme ad essi...nacquero autentici criminali come i Borgia che hanno insanguinato quegli anni meravigliosi con assassinii e massacri:-(
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Ed è proprio tra quegli artisti…vissuti tra ricchi mecenati e tremendi criminali…
attorniati da filosofi che inseguivano il modo di pensare della società moderna...fatta di oscuri signorotti...pronti a roteare la spada verso chi aveva l’ardire...di voler pensare con la propria testa…che nasce uno dei miei artisti preferiti:-)!
Oggi…in questa giornata di festa…ti narrerò di un uomo che ebbi la fortuna di incontrare nella mia vita precedente:-)
Vorrei osare soltanto per un istante! E...perdona amico mio...se nei miei sogni farò -mio-... Michelangelo Merisi...in arte Caravaggio:-)
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http://www.youtube.com/watch?v=32dvZaa4ZL0&NR=1&feature=fvwp

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Caravaggio...era nato proprio nel mezzo di quella orribile pestilenza che la penna sublime di Alessandro Manzoni descrisse nei “Promessi Sposi”.
Forse...proprio per sfuggire alla terribile epidemia…il giovane Michelangelo lasciava il suo paesino per trasferirsi a Milano dove lavorò per qualche anno nella bottega del pittore Simone Peterzano.
Qui…il giovane Caravaggio imparava ogni segreto della pittura…ma a causa del suo carattere a tratti trasgressivo e a tratti irruento e sempre pronto al litigio e a sfidare il prossimo a duello…molto presto sarà costretto a lasciare Milano per Roma.
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Per il povero ragazzo…inizia un periodo grigio...tanto che per sfamarsi è costretto a cedere per pochi soldi le sue opere a qualche oste che in cambio gli tende il piatto di minestra giornaliero.
Ma fù a Roma…tra gli stenti di una vita quasi da clochard e una sfortunata caduta da cavallo…che tra le mura di un ospedale…adagiato nel giaciglio del dolore ebbe l’ispirazione che lo portò a dipingere il suo capolavoro e cioè il “Bacchino malato” ispirato al suo precario stato di salute.
Amico mio…sono certa che è proprio nella assoluta sofferenza che avvengono gli incontri fortunati.
Ecco che dalle mie ricerche...parrebbe che Caravaggio avesse incontrato casualmente una cortigiana che gli commissionò un quadro in cui Maria Maddalena –con le sembianze della cortigiana stessa– lava i piedi di Gesù.
Ora che ci penso! Soltanto l'amico Vittorio Sgarbi potrebbe garantirmi la veridicità della notizia...dal momento non vi è nessuna traccia di questa opera.
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Le stesse fonti...rivelano al mio ingenuo animo...che il successo fù immediato...ed è proprio per questo motivo che Caravaggio trova nel Cardinale Francesco Maria Bourbon il suo mecenate...che dopo averlo accolto nella sua casa di Palazzo Madama rifocillandolo come si fa con i Re…lo prese sotto la sua ala protettiva.
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Il Cardinale Bourbon era un personaggio importante e temuto nella Roma del 1595...
egli aveva già difeso Galileo Galilei caduto in disgrazia per le sue scoperte sulla vita dell’universo che lo avevano messo in odore di eresia nella placida e bacchettona Roma di quegli anni.
Con l’incontro dell’amico cardinale…iniziano gli anni più fecondi per Caravaggio.
Rifocillato e felice…riempie letteralmente le chiese e le case patrizie di Roma con le sue opere ed è contesso dai salotti più esclusivi…tuttavia Caravaggio non rinuncerà mai alla sua vena trasgressiva tanto che le sue modelle saranno donne discinte…ma non soltanto…per la creazione dei ritratti di santi…egli sceglierà i suoi amici barboni con sembianze visibilmente sofferenti.
Lui desiderava dipingere -la verità-.
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Naturalmente...tutto questo verrà utilizzato dai suoi nemici per spargere il velenoso seme della maldicenza tanto che essa svilupperà molto presto i suoi frutti avvelenati.
L’esempio è presto fatto:
un pittore sconosciuto…al secolo Giovanni Baglione…accecato dall’invidia per il successo di Caravaggio…e colpito nell’anima per il lavoro eccelso svolto nella cappella Contarelli con la serie di affreschi dedicati a San Matteo…decide di denunciarlo alle autorità per un reato inventato da egli stesso e che mai Caravaggio commise.
Caravaggio dovrà soggiornare quasi un mese in prigione per veder finalmente riconosciuta la sua innocenza.
Uscirà trionfalmente dal carcere e come premio...riceverà l’incarico di affrescare alcune parti della basilica romana di Santa Maria del Popolo.
Questo grandissimo artista...fantasticava e dipingeva corpi e ancora corpi svesti...e questo per molti illustri personaggi pareva assolutamente blasfemo.
Così per Michelangelo Merisi giunse l’amaro momento di pagare le sue scelte trasgressive.
La società dell’epoca non gli aveva mai permesso di usare delle modelle seminude per i suoi quadri…e ancor di più quella gente benpensante…non aveva mai accettato che il geniale pittore avesse usato clochard come modelli per ritrarre santi.
Nessuno ma proprio nessuno gli perdonò la sua genialità trasgressiva coronata dallo stellare successo che aveva conseguito negli anni vissuti a Roma.
Caravaggio sarà sempre perseguitato…tanto che viene sfidato a duello da un nobile romano dove rimase gravemente ferito.
Fuggì a Napoli dove viene raggiunto dalla notizia tremenda e cioè che il Papa lo aveva condannato a morte.
Ma il nostro eroe non si perde d’animo…crea a Napoli molte opere sperando sempre nel perdono.
Finalmente riceve la notizia che il Papa lo aveva graziato…ma il demone della morte pare far spallucce e il nostro grandissimo artista viene ucciso a coltellate da un sicario.
Per anni...gli studiosi di storia hanno cercato di risolvere il mistero racchiuso nella sua morte senza raggiungere una conclusione certa…ma ipotizzando che Michelangelo Merisi fosse morto a soli quaranta anni a causa di una banale malaria che lo aveva colpito mentre rientrava a Roma dal suo esilio.
Solo di recente…l’enigma della sua fine pare aver trovato una spiegazione…il proffessor Vincenzo Pacelli…uno dei massimi studiosi del grande Caravaggio…ha scoperto rovistando vecchi archivi vaticani…che il sommo pittore era stato ucciso sulla spiaggia di Ladispoli…una località a nord di Roma…da alcuni sicari ingaggiati dai Cavalieri di Malta.
Il motivo sembra evidente.
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I cavalieri di Malta…erano un ordine cavalleresco allora noto perché composto da persone crudeli e profondamente bigotte…avevano nel loro malvagio animo il desiderio di spietata vendetta verso una persona che aveva come unica colpa lo stile di vita trasgressivo…e non avendo visto realizzare il loro infame sogno di vederlo morto per mano del boia pontificio e avendo anche subito lo smacco del perdono del Papa che pare si fosse inchinato alla sua superba arte…avevano armato la mano ad un gruppo di assassini incaricati di ucciderlo…e con questo gesto criminale avevano ucciso l’Uomo e condannato l’Artista Caravaggio ad un oblio durato quasi trecento anni.
Amico mio...che ti arrivi il mio bacio come un soffio.
A te...i miei auguri più belli di buona Pasquetta.
Domani sera...alle 22 mi troverai in messenger.
Troverai l'indirizzo in alto all'apertura della pagina.

Udinese 3 - Parma 1
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Vigilia di Pasqua amara per la squadra di mister Roberto Donadoni…che ha visto una sonora sconfitta sul campo dell’Udinese che non vinceva da un mese e mezzo…un ostacolo inaspettato per il nostro Parma che è sempre stato un avversario pericoloso per l’Udinese e con una lunga tradizione di risultati positivi conquistati contro la squadra di un ex di gran classe come mister Francesco Guidolin.
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La partita giocata sotto la pioggia battente è stata caratterizzata da un primo tempo equilibrato ma condizionato da due importanti errori dell’arbitro signor Sergio Gava che prima non concede un rigore alla squadra di casa per un fallo di mano di Jonathan Biabiany...e poi risparmia l’espulsione dell’argentino Roberto Pereyra che strattonava Sebastian Giovinco lanciato in rete e gli impediva di segnare.
Quasi alla fine di un primo tempo giocato da entrambe le squadre con intensità…velocità e precisione…Kwadwo Asamoah sblocca il risultato per l’Udinese spedendo in rete un passaggio di testa del compagno di squadra Totò Di Natale.
Alla ripresa le due squadre continuano a giocare un calcio frizzante e divertente con i due parmigiani Giovinco e Biabiany spesso proiettati in pericolose incursioni verso l’area di rigore avversaria.
A dieci minuti dalla ripresa...un magico tiro di capitan Di Natale…che segna il suo 150° goal in serie A ...mette in cassaforte il risultato per la sua Udinese…nonostante il goal della bandiera segnato sul finale da Alessandro Lucarelli al quale Asamoah risponde con il goal segnato in pieno recupero.
Dopo i complimenti a mister Guidolin per l’ottimo campionato giocato dalla sua Udinese…è giusto lamentarsi per il grave errore dell’arbitro signor Sergio Gava che non espelleva il giocatore dell’Udinese Pereyra e favoriva in modo anche troppo evidente la squadra di casa evitandogli di giocare in dieci per gran parte della partita.
Purtroppo il nostro Parma si avvicina pericolosamente alla linea rossa della zona retrocessione…anche perché alla sconfitta di sabato si aggiungono i risultati positivi delle altre squadre direttamente impegnate nella lotta per la salvezza:-(
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La lunga crisi del nostro Parma…che sembrava allontanarsi dopo la splendida vittoria contro la Lazio…non è ancora passata.
Ora...occorre l’impegno e l’umiltà di tutti per evitare una retrocessione che sarebbe una punizione troppo dura per una squadra che ha dimostrato di giocare alla pari con le maggiori protagoniste del campionato e che soffre solo per la scarsa forma di alcune importanti pedine della formazione che non riescono a mantenere un ritmo di gioco costante per l’intera durata della partita.
L’ incontro infrasettimanale di mercoledì…porterà al Tardini il Novara penultimo in classifica…un avversario diretto nella lotta alla salvezza…ma non impossibile per i nostri Gladiatori…e come sempre lanciamo il nostro grido augurale:
Grande Parma!
Facci sognare!