martedì



17-2-2009 21.16







Caro Amico…questa mattina alle dieci...
.
Ed eccomi qui...distesa sul lettino per continuare la mia lunga terapia per ristabilire il giusto equilibrio del mio piedino;-)
.
Guardo il soffitto della stanza…ed avverto nel punto che mi duole…un caldino delicato e rilassante…recato dall'applicazione medica...-mentre il mio sguardo si perde…su quella parete bianca-…come se fosse un'immensa tela che aspetta solo il mio intervento per renderla unica...un dipinto di pensieri che si intrecciano...fino a perdersi in sentieri a volte sconosciuti…a volte meno...ma sempre ricchi di emozione...la stessa emozione che provo sempre quando scrivo ogni sera...queste poche righe.
.
Il dolore...quel qualcosa in cui...ognuno di noi deve fare i conti in vari momenti della propria esistenza…e che dà il vero contrasto alla propria vita.
Per quanto mi riguarda…mi ritengo una persona che finora è stata davvero fortunata…
e spesso…sono riuscita ad evitare che piccoli o grandi schizzi di fango ricoprissero la mia anima.
.
Lo spirito è sempre quello...quello di una ragazza che mi sorride sempre da un poster appeso al muro di casa mia…e che non ha perso la voglia lottare...non ha perso il gusto di mettersi in gioco con la consapevolezza di non avere mai nulla da perdere;-)
.
La vita è questa...un morso che sferri all'improvviso alla tua mela...per assaporare avidamente il suo gusto…fino a penetrare l'anima stessa del suo sapore…e farne patrimonio per le tue future esperienze.
.
A volte pero'...il dolore diventa un mostro che non si riesce a eliminare dalla propria esistenza…ed allora…si deve necessariamente venire a patti con esso...
fino a maturare la convinzione...di riuscire a conviverci fino alla fine dei tuoi giorni.
.
Ecco quello che deve aver provato Beppino Englaro…all'indomani del terribile incidente…che ha inevitabilmente segnato la vita della propria figlia...e parallelamente anche la sua...
.
Un dolore sottile e lacerante...un cappotto di piombo che ti avvolge all'improvviso...e ti trascina dove non avresti mai pensato di andare.
In quella terra di nessuno…dove l'etica...la passione...l'emozione...
la lotta…si fondono tra loro...fino ad assumere una connotazione completamente diversa ai propri occhi.
.
In quei momenti…ci si trova di fronte ai bastioni di Orione…le cui porte…sono cosparse di tutti quegli interrogativi...che ognuno di noi presto o tardi si pone…“cos'e' la vita...cos e' la morte…e soprattutto c'e' un modo attraverso la propria vita...per dare un senso alla morte?
.
Ogni cultura...religione...popolo…ha dato le sue risposte...senza pero' riuscire a dare un'esatta visione del tutto.
Ci sono momenti in cui la razionalità...deve lasciare posto al mistero...e piegarsi alla sua volontà...lasciando che questa...percorra la tua mente...fino a generare quella risposta che diventa l'unica personale verità alla quale aggrapparsi.
.
Per questo motivo…sono convinta che per quanto noi si cerchi di comprendere...valutare...riflettere su tali questioni…
non riusciremmo mai a dare un contributo autentico alla causa…
perchè ogni punto di vista…si perde inevitabilmente tra milioni di altri punti di vista...come i nostri occhi si perdono…quando immersi in una folla immensa.
.
Ognuno pertanto…traccia la sua strada e compie le sue scelte che... in quanto tali…saranno solo sue…e nessuno potrà mai lenire quel peso che ci si porta dietro per sempre.
.
Per questo motivo...l'unico gesto che posso fare da questo piccolo lettino…è il sentirmi moralmente vicina a quest'uomo...ed alla sua estrema solitudine...
un silenzio che diventa insostenibile per molti…ma che avvicina sempre di piu' a quelle domande che non hanno risposta.
Sono solo piccoli pensieri di una donna distesa su un lettino…che guarda la sua tela bianca…cercando di darvi colore.
.
La seduta è ormai finita...ed il dolore pian piano si fa' meno intenso...
ma…un piccolo dolore che attraversa la mia testa piena di dubbi....
.