lunedì

4-7-2011 23.17







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Amico mio…

qui mi vedi in un momento felice dopo le mie ottanta vasche a nuoto…
nelle acque calme limpide e solitarie della piscina del paesello.
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Noi donne...sappiamo che l’amore per la natura
e per lo sport rende belli i nostri corpi e le nostre anime:-)
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Qui…all’ombra dell’ultimo sole…mi convinco sempre più che lo stress è il male oscuro del nostro tempo.
Io come te amico mio…adoro conquistarmi quei piccoli spazi nella quiete…
tant’è che per eludere la folla che normalmente nei fine settimana inquina anche lo spazio altrui…nuoto il mattino presto o al tramonto:-)
Come te amico mio…anch’io mi conquisto ogni giorno il -diritto- al riposo e al relax...
mentre il silenzio mi avvolge amandomi...ritrovo me stessa;-)
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Pensa…se il -diritto al riposo- venisse sancito da una legge dello Stato...
e difeso laddove la codardia degli ignoranti...prepotente e caparbia...
desse tristemente vita a un continuo disturbo della nostra quiete!
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Si…hai capito bene amico mio…una legge che tutelasse il diritto al riposo;-)
Ma...a proposito di delinquenti…
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Mio caro amico…era il 1967 e nei nostri cinema veniva proiettato il film
“New York ORE TRE: L’ORA DEI VIGLIACCHI”...
interpretato da un giovanissimo ma già scaltro Tony Musante…
esilarante e convincente nella parte del -cattivo-.
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Era un film angoscioso e angosciante…
capace di tenerti inchiodato alla poltrona nella s
peranza di un finale lieto.
Girato a forte contrasto del bianco e nero...
la sceneggiatura prevedeva che fosse ambientato in un vagone della metropolitana di New York…dove una quindicina di persone si trovano malauguratamente a viaggiare con due piccoli delinquenti che…in fuga dopo una rapina…
iniziano a provocare dissidi tra di loro insultando tutti passeggeri.
Questi non sono che epiteti aberranti che compaiono nel film…
giacchè è evidente che la strada della violenza quasi sempre è lastricata da ignoranti…
tant’è che nella storia di allora e dei nostri amari giorni…il risvolto vigliacco che ne scaturisce è figlio di quel male oscuro che si chiama -indifferenza-!
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Non è un caso che nel film…
ognuno dei passeggeri del vagone subisse insulti e minacce senza che nessuno intervenisse per sedare gli animi.
Certamente tutti sappiamo che nelle belle storie cariche di emozione vi è quasi sempre il lieto fine…e in questo caso la commozione diventa palpabile perché il messia coraggioso che porterà in salvo i passeggeri della metropolitana è un ragazzo con un braccio ingessato;-)
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L’eroe e’ il più debole di tutti…ma se ne infischia del suo braccio e decide di ribellarsi affrontando da solo i teppisti che riesce con il dono della parola a convincerli ad allontanarsi…
un po’ come successe a Davide contro Golia.
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Ebbene...soltanto qualche giorno fa a Roma…
un brutto episodio di cronaca nera mi ha riportato alla mente il vecchio film di Tony Musante che avevo rivisto l’anno scorso in TV..
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http://www.youtube.com/watch?v=lc4H03pWjuk
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Eccolo il fattaccio di cronaca:
E’ notte fonda…in una strada della vecchia Roma…un gruppetto di ragazzi esce da un bar dove hanno suonato tutta sera.
Sono allegri per la bella serata trascorsa insieme…
forse hanno bevuto una birra in più.
Camminano tutti assieme fino a radunarsi nella piazzetta davanti al bar e cominciano a cantare accompagnati dalla chitarra suonata da uno di loro.
Ecco che ora…si apre una finestra e si affaccia un uomo che urla di smetterla perché a quell’ora la gente che lavora ha il sacrosanto diritto di riposare!
.Dal gruppetto parte in coro una risposta sprezzante…
il signore che aveva protestato – si tratta di un artista…di un bravo pittore –
scende in strada e inizia a discutere animatamente circondato da una piccola folla di curiosi che non prova neppure ad interrompere una discussione così animata...
e anzi sembra quasi divertirsi.
I toni sono roventi...
Anni prima in un simile frangente...nello stesso luogo il papà del pittore era stato accoltellato al ventre da un gruppo di tossicodipendenti.
Tornando all’episodio increscioso...ecco che vola una forte discussione…
e alla fine sembra averla vinta il pittore tant’è che finalmente nella piccola via torna la calma…
lui torna a casa e tutto sembra finito.
Ma dall’ombra della calda nottata…spunta un piccolo gruppo di teppisti che aggredisce proprio quel gruppo di ragazzi che poco prima cantavano.
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I ragazzi...con le chitarre in spalla fuggono a gambe levate ognuno per proprio conto…
e incuranti di un loro compagno in difficoltà.
Ironia della sorte...succede proprio come nel film...tant'è che le scene mostrano passeggeri inermi e inebetiti nella metropolitana di New York…
A Roma invece succede ciò che non vorremmo mai accadesse...
uno dei ragazzi viene raggiunto e colpito con violenza dai teppisti…tanto che è caduto privo di sensi sull’asfalto.
Nessuno dei suoi compagni…nessuno dei pur numerosi passanti presenti ha cercato di difenderlo e di soccorrerlo o di telefonare alla polizia.
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Ora quel giovane…che tanto amava la musica si trova ricoverato in un ospedale romano in condizioni gravissime dove i medici disperano di salvarlo.
.Mio caro amico…la in alto vi è il link di un frammento della New York raccontata nel film:
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“Ore tre l‘ora dei vigliacchi”….
dove pare possibile qualsiasi miracolo...
Ecco che nella triste realtà...la più spietata delle violenza si è trasferita per una notte anche Roma…in una notte di follia inaudita dove la voglia di vivere diventa un peccato da scontare duramente …
Già!.
Ma è fin troppo semplice chiudere il discorso in questo modo…
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...separando da un lato i buoni…amanti delle serate in compagnia…con in mano un veniale boccale di birra da consumare in un pub male illuminato e fumoso per le troppe sigarette consumate…
e dall’altro un gruppetto di teppisti da strada…pronti a scatenare il loro carico di violenza al minimo pretesto...
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Questa tragedia…ci ricorda una serie di diversi problemi che in tanti sembrano dimenticare.
La rissa è stata scatenata dalle sacrosante rimostranze di una persona che alle due di notte voleva riposare in silenzio a casa sua.
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Sembra impossibile…
ma il diritto alla tranquillità nella propria abitazione viene continuamente calpestato!
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Amico mio… sarà capitato anche a te di avere un vicino di casa maleducato e fracassone che mantiene alto il volume del televisore anche in piena notte?

O che urlando a squarcia gola fa piangere un bambino...
fino allo sfinimento per non volerlo cullare un attimo e risolvere quel piccolo problema che lo rende inquieto!:-( Una volta ai piccoli si cantava la ninnananna...ora sono di moda le urla.


Oggi...tutti condannano il comportamento del teppista crudele ed inumano che ha messo a repentaglio una giovane vita…ma quante sono le persone a rendersi conto che tutto è iniziato suonando musica e cantando a squarciagola nel cuore della notte?
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Oltretutto rispondendo male a chi chiedeva un po’ di tranquillità?
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E poi…ti sembra giusto amico mio che nelle zone più belle delle nostre città possano esistere delle zone fuori controllo…dove spunta un bar o un pub ogni tre metri…
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...e dove il passaggio di un poliziotto...
viene vissuto da molti come una provocazione e non come la necessità di mantenere quel minimo di controllo da parte dello Stato e rendere così inutili i buttafuori o le bande di improvvisati giustizieri come quello che ha quasi ucciso un ragazzo l’altra sera a Roma?
Non amo la giustizia privata…
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Insomma amico mio…faremo ancora in tempo a rendere vivibile il nostro Paese o ci dovremmo rassegnare a vivere per sempre assieme a gente violenta o maleducata?
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Che ti arrivi il mio bacio fresco nel silenzio di un tramonto dipinto di sogni.
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Domani sera alle 10 ci troveremo come sempre in messenger:-)
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petrascharbach@libero.it