venerdì



28-11-2008 23.37

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Adorabile e immancabile amico…
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L'emozione è sussulto del'anima che ti prende all'improvviso...
giunge da un luogo lontano...ma non sai mai da dove...e ti riempie tutti gli spazi della tua esistenza...
A volte…ci sono cose che ti sorprendono all'improvviso e ti fanno tornare alla memoria quel fanciullo…che alberga sempre nascosto nei nostri cuori.
Basta solo che qualcosa illumini questi piccoli sentieri oscuri…
e tutto viene fuori da se'.
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Stamane…mi sono svegliata avvertendo un silenzio irreale....
Un istinto invadente mi ha proiettato verso le finestre della terrazza...e....meraviglia;-) uno spettacolo davvero inaspettato e per questo sorprendente....
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La neve scendeva copiosa dal cielo...ricoprendo qualsiasi cosa...trovasse al suo passaggio....uno spettacolo della natura che sebbene cosi' semplice...non finisce mai di sorprendermi.
Coriandoli bianchi...impreziosivano le case di fronte...
rendendole evanescenti come in un quadro di Monet...
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Questi piccoli cristalli di acqua…sembrano a volte dei pezzi di anime che vagano nel vento....qualcosa di impalpabile che mi induce sempre…a pensare a
cose...luoghi..situazioni...personaggi che hanno caratterizzato la mia vita...
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Il mio pensiero in questi momenti…finisce sempre per accarezzare in modo delicato la galassia Gaber…ed il suo modo cosi' intenso…e al tempo stesso delicato di rappresentare le fragilità umane...
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La cosa che mi soprende sempre...quando rivedo i frammenti dei suoi spettacoli di teatro canzone…è il suo modo cosi' profondo di interpretare tutti i nostri interrogativi...le nostre ansie...le nostre debolezze...il tutto pero' sempre condito da una risata liberatoria legata anche ad una mimica inimitabile...
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Eh si...un vero compagno di viaggio...un viaggio ahime'…cosi' repentinamente interrotto...
che ci ha lasciato orfani...di un vero visionario del nostro tempo...
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Rivedevo oggi il suo monologo sull'amore...sul rapporto a due...
su quello che egli definisce "La Cosa"...ovvero cio' che non possiamo definire amore...per il semplice fatto che è una parola troppo grande per le nostre piccole anime...e che alla fine del gioco...sommerge tutti i nostri desideri.
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Per questo motivo…mostra un sottile pudore...nel pronunciare questa parola...una parola pesante…che non va' usata...perchè è necessario proteggerla dalle intemperie del destino...i nostri comportamenti sono solo rappresentazioni della persona...
non l'essenza della persona stessa.
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E alla fine il monologo…chiude con la superba canzone...
"I Soli"...affresco amaro...di una solitudine...
vissuta come scelta...ma al tempo stesso...subita e temuta...
Una condizione di vittima e carnefice…che crocifigge l'uomo alle sue responsabilità...il tutto caratterizzato da un finale…che quando il maestro afferma...
"Un uomo solo...è sempre in buona compagnia..."
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Ecco!
Questo è Gaber...
il compagno ideale...di questo viaggio oscuro nel'umano…
al quale...mi sento profondamente legata e che ritengo un punto di riferimento indissolubile della mia esistenza...
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