lunedì

LUNEDI' 8-4-2013  18.10
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TITOLO: 
" FINALMENTE LA PRIMAVERA.
TUTTI CI DOMANDIAMO:" L' ETEREA STAGIONE RIUSCIRA' A DISSOLVERE LE NEBBIE DI GARLASCO?"
Mio caro amico

le giornate uggiose di questa primavera che non riesce ancora a farci sognare inondandoci di raggi di luce e di calore capace di  scaldare i nostri cuori…mi vedono costretta ad impiegare i ritagli di tempo libero  dando spazio alla mia passione di leggere la cronaca dei  grandi casi giudiziari rimasti ancora senza soluzione. 
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E sì! proprio il “cold case”…mi riferisco a quei gialli che come dice il loro nome inglese rimangono nel frigorifero virtuale fatto di carte…perizie e faldoni…ma pronti in ogni momento a tornare sotto la lente degli investigatori capaci di risolvere casi particolarmente intricati partendo soltanto da un indizio apparentemente insignificante. 
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Leggendo queste vecchie storie…in uno di quei libri scovati  nel romantico negozietto di libri usati...nonchè luogo magico dove passando un po’ di tempo e spendendo  appena qualche euro è possibile trovare anche preziosi e rari testi d’epoca…
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...mi pare di tornare ai mitici anni sessanta quando le pagine dei quotidiani erano piene di resoconti di casi tenebrosi...ma che trovavano la tanto attesa soluzione...grazie al fiuto investigativo di  segugi di razza…talmente bravi da poter competere ad armi pari con gli investigatori nati dalla fervida penna di scrittori di romanzi gialli approdati trionfalmente in televisione:-) come il mitico Commissario Maigret  creato dallo scrittore belga George Simenon e interpretato da un Gino Cervi straordinario:-)
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Rivedendo questo personaggio meraviglioso in questi giorni su RAI Premium…mi viene da esclamare: 
“formidabili quegli anni!” 
Quando quella serie di telefilm in bianco e nero teneva inchiodati davanti agli schermi milioni di italiani:-)
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E sì amico mio! E proprio negli anni di Maigret…della “dolce vita”  e proprio all’inizio dei mitici anni sessanta durante il mitico “miracolo economico” italiano…lo scrittore Luciano Mastronardi pubblicava il suo best seller: “ IL MAESTRO DI VIGEVANO”  collaborando con Elio Petri e Alberto Sordi per la realizzazione di un magnifico film tratto dallo stesso romanzo. 
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La  storia era quella di un maestro elementare che…catapultato dalla sua Roma chiassosa e pasticciona…arrivava nella piccola ma ricca Vigevano e si confrontava con una realtà tanto diversa da quella dove era cresciuto. 
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E sì amico mio…il nostro piccolo uomo era passato nientemeno che dalla Roma della “dolce vita” alla Vigevano dei piccoli imprenditori! 
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La trama poteva sembrare  esile…ma era solo un pretesto per parlare della provincia pavese e renderla pubblica a tutti gli italiani. 
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E’ passato tanto tempo…e i protagonisti de “Il maestro di Vigevano” non ci sono più…ma la sonnolenta provincia pavese è di nuovo balzata agli onori della cronaca per un delitto efferato quanto mai misterioso accaduto a Garlasco…paesello quasi confinante con Vigevano. 
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Siamo quasi a Ferragosto del 2007…e Chiara Poggi…una bella ragazza di Garlasco cena con il suo fidanzato…un ragazzo minuto…biondo e con lo sguardo sfuggente di chi all’apparenza sembra sempre nascondere qualcosa.  
Il ragazzo si chiama Alberto Stasi…studia alla “Bocconi” di Milano e sta per laurearsi in Economia e Commercio. 
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Quando la loro favola ebbe inizio…si presentò ai genitori di Chiara come il classico “ bravo ragazzo”  con un promettente avvenire. 
La loro storia sembrava scorrere lieta fino al momento della loro ultima cena che come tante altre volte terminò  in allegria. 
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Sì perché come tante altre volte Alberto torna a casa sua a dormire…anche se al risveglio  telefona inutilmente a Chiara senza riceve risposta…tanto è vero che decide di andare a cercarla  a casa sua…pertanto attraversa il paese fino ad arrivare sulla soglia della casa di lei. 
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Tuttavia...la prima sorpresa che tinge di angoscia i suoi primi attimi…è quella di trovare la porta della casa di Chiara totalmente spalancata…lui entra…e mentre la paura lo assale trova la sua Chiara riversa sul pavimento in un lago di sangue...trafitta da numerose coltellate. 
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Si racconterà che Alberto fugge via terrorizzato fino ad arrivare nella caserma dei Carabinieri di Garlasco e dare così  l’allarme per chiedere i soccorsi…ma il suo comportamento edulcorato di stranezze che paiono insignificanti insospettisce immediatamente i militari che iniziano ad indagare a tutto spiano...per la verità gli spunti non mancano. 
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Il primo dubbio che attanaglia gli uomini dell’arma…è che Alberto Stasi…sia entrato nel piccolo giardino di casa della povera ragazza scavalcando la recinzione senza suggerire agli inquirenti nessunissima spiegazione di un comportamento tanto inusuale…francamente…la spontaneità di varcare l’ingresso di un giardino adoperando il cancello mi pare la cosa più semplice. 
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Ma forse il cancello era chiuso e lui non aveva le chiavi? 
Già ma mi domando:
” perché scegliere di scavalcare la recinzione in un punto così  distante dal cancello?” 
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Forse il suo desiderio era quello di entrare nella dimora di Chiara a insaputa di lei? E se questa fosse la risposta ci interroghiamo sul perché! Forse la sua mossa era dettata dalla gelosia? 
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E’ pur vero che il mistero si infittisce anche per lo strano modo di invocare i soccorsi recandosi  di persona nella caserma dei Carabinieri evitando in questo  modo di  usare il  telefonino…e non solo! 
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I Carabinieri si accorgeranno in un secondo tempo della assoluta assenza di tracce di persone estranee nella casa di Chiara. 
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Purtroppo gli ingredienti per trasformare l’orribile evento di sangue in un caso nazionale…utile per aumentare le tirature dei quotidiani in un periodo di “stanca” come quello estivo ci sono tutti...e subito nasce l’ipotesi che il delitto sia stato la amara conseguenza di un raptus di follia di un famigliare o di un amico:-(
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In tempi brevissimi il cerchio dei sospetti  si restringerà a tre persone soltanto...e cioè: le gemelle Paola e Stefania Cappa…cugine di Chiara Poggi e il fidanzato Alberto Stasi. 
Ma...Paola e Stefania…sono solo due ragazze un po’ eccentriche con l’ingenua mania di giocare al computer usando le loro immagini creando fotomontaggi  dove appaiono al fianco di personaggi di cronaca nera o ancor peggio a terroristi internazionali...tuttavia questa è una forma maniacale difficile da comprendere ma certamente non pericolosa. 
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Le indagini che emergeranno successivamente  andranno decisamente a sfavore di Alberto…infatti viene raccolta una testimonianza secondo la quale Chiara lo temeva per la sua arroganza! Non solo! Il RIS di Parma usando il metodo del luminol scoprirà piccole tracce di sangue della povera Chiara proprio sulla bicicletta di Stasi:-(
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Così per Alberto si aprono le porte del carcere…anche se  dopo un paio di mesi i giudici di Vigevano lo rimettono in libertà per mancanza di indizi di colpevolezza. 
Forse no! Le piccole gocce di sangue non avvaloreranno la tesi della sua colpevolezza. 
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Ed ecco iniziare il solito tormentone dei processi di primo e di secondo grado nei quali Alberto viene assolto. 
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Ormai...a chi è convinto della sua colpevolezza resta soltanto un’ultima carta da giocare…ed è nascosta nel processo in Cassazione che è stato più volte  richiesto  dal pubblico ministero e dai legali della famiglia di Chiara…sicuri della colpevolezza del fidanzato anche perché rileggendo le carte processuali hanno scoperto che sul cadavere di Chiara era stato rinvenuto un capello... indizio passato inosservato fino a pochi giorni fà.
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Già un capello! Una traccia tanto esile quanto importante per “incastrare” il colpevole!
Questo è uno dei motivi per cui il verdetto della Cassazione potrebbe far ripetere il processo…ma la sua sentenza slittata al 17 aprile prossimo. 

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Qualche giorno ancora…e quella data…potrebbe essere determinante per decidere quale sarà il destino di Alberto Stasi nei prossimi anni.  
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In moltissimi ci chiediamo:
" Alberto stasi...proseguirà nella sua professione di commercialista e potrà costruirsi una famiglia o rimarrà in una piccola cella per sempre? 
In realtà credo che la vicenda di Garlasco dovrebbe  farci aprire gli occhi su una realtà a tratti inquietante. 
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Ancora una volta…emergono due verità: 
"da una parte...la volontà della famiglia di cercare un colpevole della morte di un proprio caro…senza riflettere neppure un attimo  sul rischio di mandare in prigione un innocente…e dall’altra lascia perplesso il modo in cui si scopre vengano condotte le indagini nelle cittadine di provincia…che paiono isole felici dove non accade mai nulla…con forze di polizia che non sembrano capaci di trovare i colpevoli e di farli condannare." :-(
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Ed è da considerare anche una verità diversa...e cioè quella che senza nuovi elementi pesanti si andrà verso la soluzione di Alberto Stasi...unico indagato.
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Anche questa volta...gli investigatori locali non sono abituati come nelle grandi città ad occuparsi  di reati importanti…così si trovano a condurre le indagini in modo effimero lasciando spazio alle critiche degli avvocati e dei consulenti impegnati nel processo. 
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Questo  discorso vale anche a favore di chi viene accusato di un delitto…infatti dopo tutta questa serie di indagini e di processi anche la piena assoluzione dell’imputato lascerà su di lui il marchio indelebile del sospetto che lo segnerà per tutta la vita. 
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Non sarebbe più giusto…assicurare anche nei centri minori un adeguato supporto tecnico investigativo...per evitare di “scoprire” un indizio importante soltanto dopo molto tempo dal delitto e dopo ben due gradi di giudizio e due assoluzioni dell’unico imputato portato alla sbarra?
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E dopo il caso di Garlasco...mentre seguo con interesse il programma -QUARTO GRADO- che mostra un giovane coraggioso che rende noti alcuni indizi sul caso della sfortunata signora bellissima dal nome Roberta Ragusa...vorrei  spendere alcune parole su quanto avvenuto a Perugia per l’omicidio di Meredith Kercher. 
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Questo fatto di sangue…avvenuto quasi contemporaneamente a quello di Garlasco…ha presentato delle singolari analogie. 
Anche a Perugia la vittima è una giovane universitaria e anche questa volta sono sospettati alcuni amici coetanei della vittima. 
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Ma a Perugia è accaduto qualcosa di diverso e di più grave.
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I due maggiori sospettati…Raffaele Sollecito e Amanda Knox…sono stati condannati in primo grado e assolti in appello...mentre Rudy Guede...è stato condannato definitivamente per essere stato complice di due imputati assolti dall’aver commesso lo stesso delitto! 
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Una situazione grottesca che il Procuratore della Repubblica di Perugia ha cercato di cambiare ricorrendo in Cassazione. 

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Proprio in questi giorni...la suprema corte deve decidere se annullare il processo di appello per la morte di Meredith e farlo celebrare di nuovo. 
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Probabilmente il nuovo processo si svolgerà con i due imputati assenti pertanto in contumacia…infatti dopo quattro anni di detenzione Amanda è ritornata negli Stati Uniti dove ha pubblicato un libro di memorie che l’ha resa ricca e famosa...mentre sembra che Raffaele possa presto trasferirsi in Svizzera. 
Tutto questo…mi sembra triste e assurdo:-(
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Ora...desidero narrarti del mio ultimo quadro…dal titolo:
“Primavera". 60x80
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Questa volta...ho cercato di riprodurre la forma di un corpo femminile perfettamente tonico e pronto ad affrontare gli impegni richiesti dalla bella stagione...cullando in questo modo la mia anima con pensieri delicati e positivi.
Semplicemente...vorrei che essi fossero per sempre la profezia della mia vita.
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Per trasmettere in chi lo osserva...la sensazione di freschezza e di vitalità…ho cercato  riprodurre sulla tela il tratto spontaneo...graffiando sulla tela  il morbido bianco con un particolare effetto tridimensionale da cui emerge una una linea di colore blu…come il cielo della notte di primavera…senza mai interrompere il mio tratto:-)
Ti affido questa mia creazione come augurio di primavera di rigenerazione.
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Amico mio! :-)
Ti mando un bacio con un soffio e ti do l’appuntamento domani sera alle 22 su SKYPE.

Siena 0  -  Parma 0

Pareggio a reti inviolate per il nostro Parma sul campo del Franchi a Siena...che ha visto una partita insidiosa quella in terra senese contro una squadra ultima in classifica per la forte penalizzazione ricevuta anche se ben decisa a rimanere in A. 
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Ancora una volta…il nostro Parma si è mostrato guardingo fuori casa…quasi timoroso di conquistare il risultato pieno. 
Nonostante l’assenza di reti…la partita è stata frizzante fin dall’inizio con entrambe le squadre pronte ad assediare la porta avversaria per tentare il “colpaccio”. 
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Il nostro Parma...tenta ripetuti attacchi con tanta veemenza sperando dell'obbiettivo di intimorire l’avversario...ma complice la giornata sfortunata di Amauri non riesce a terminare in rete. 
Dopo i canonici novanta minuti…l’arbitro signor Mauro Bergonzi chiude la partita. 
Da segnalare le prestazioni di Antonio Mirante…una autentica garanzia per la porta gialloblù…e di Nicola Sansone. 
Tuttavia è parso assolutamente negativo l’arbitraggio di Bergonzi che appariva fuori forma e quasi mai vicino alle azioni di gioco. 
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Ciò nonostante ora come ora è al sicuro la permanenza in A…tant'è che il nostro Parma...potrà esprimere liberamente la sua forza in campo per offrire ai tifosi momenti emozionanti di bel gioco mentre la Dirigenza potrà iniziare a disegnare il Parma del prossimo campionato…chiarendo per prima cosa...se mister Roberto Donadoni continuerà a sedere sulla panchina parmigiana o se veramente è in partenza per Roma o per Milano. 
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Domenica prossima...allo stadio Ennio Tardini ospiteremo l’Udinese di mister Francesco Guidolin…un serio impegno per il nostro Parma…ma una ottima occasione per offrire ai tifosi un pomeriggio di emozioni. 
E come sempre…Grande Parma! 
Facci sognare!!!:-)