lunedì

4-2-2013  20.15

“Paura di volare?!” 
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E' sì amico mio…non è solo il titolo del best seller di Erica Jong o dell’album di Andrea Mingardi  è una vera e propria fobia che convive nell’animo di migliaia di persone. 
E’ vero…gli aerei moderni sono mezzi di trasporto più sicuri…spesso  un viaggio aereo è anche meno rischioso di un viaggio in auto dove dietro ad ogni curva può nascondersi un pericolo…ma a onor del vero…la tranquillità del viaggiatore non è insidiata da misteri tremendi che popolano i cieli. 
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Sono ancora vivi nella memoria  le misteriose scomparse di Amalia Earhart o di Antoine de -Saint 
 Exupéry-…il magnifico autore de “Il Piccolo Principe” scomparso durante un volo sul mar Tirreno e mai più ritrovato. Per questo motivo…oggi vorrei parlarti di un evento che ancora oggi crea sgomento.
Era una calda giornata estiva quel venerdì 27 giugno 1980…sono le diciotto e nella sala di attesa dell'aeroporto di Bologna un gruppo di settantasette persone è in paziente attesa di salire sull'aereo che li porterà a Palermo. Ognuno di loro ha la propria storia…tra questi anche undici bambini e due neonati. L'aereo è un anziano DC-9 che la compagnia Itavia aveva acquistato usato.
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Poco prima…apparteneva ad una società che lo utilizzava per trasportare soltanto pesce appena pescato nei mari delle isole Hawai…e se il buon giorno lo si vede dal mattino…in quella giornata di venerdì 27 giugno 1980…vi fù ritardo alla partenza per motivi tecnici.
Tra i passeggeri qualcuno sbuffa e perde la pazienza…pentito forse di aver scelto proprio quella compagnia.
Poi finalmente l'aereo decolla. Sono appena passate le venti…nessuno dei passeggeri a bordo poteva immaginare di vivere la sua ultima ora di vita e che presto le proprie famiglie sarebbero entrate in un incubo senza fine. Difatti...l'aereo in tutto il suo volo...si avvicina a Palermo ed è ormai vicino alla destinazione.
Inizia a scendere lentamente…ma tant’è. Si avvicina l’istante della tragedia. 
Proprio un minuto prima delle 21…mentre attraversa il mare di Ustica…l’aereo si dissolve nel nulla scomparendo dallo schermo del radar. Subito si avvia la complessa macchina dei soccorsi e vengono dirottate le navi in transito in quella zona…pensa amico mio…la prima ad arrivare è un traghetto con a bordo anche il compianto attore  Franco Franchi…egli testimonierà assieme  al comandante della nave…perché furono proprio loro ad avvistare i primi rottami dell'aereo.
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I poveri resti...erano la triste conferma che il DC-9 Itavia era precipitato in mare.
L'incidente appare da subito misterioso…la prima ipotesi è quella che l'aereo abbia perduto la coda in volo e per questo sia precipitato…e…come per l’aereo con a bordo il povero Vittorio Missoni e i suoi amici…si parlò di un velivolo troppo vecchio per volare.
Proprio da questo pensiero…si comincia a frugare nel passato della compagnia. E pensa!
Vengono fuori ben tre incidenti gravi negli ultimi venti anni…l'ultimo dei quali…avvenuto il primo giorno del 1974 a Torino...che aveva sollevato dubbi sulla professionalità dei piloti.
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La vicenda sembra ormai archiviata…ma sarà una telefonata anonima arrivata ad un giornalista del “Corriere della Sera” dal nome Andrea Purgatori che cambierà il corso degli eventi!
L’uomo senza nome dall’altra parte del telefono…fà saltare in un balzo sulla sedia il nostro giornalista…mentre apprende che l'aereo Itavia è stato abbattuto da un missile!
La notizia è sconvolgente e a prima vista…sembra opera della fantasia malata di un mitomane…ma Andrea Purgatori…giovane ma già esperto e navigato giornalista…dà il via a  una  indagine seria e scrupolosa tanto che  capisce subito che la segnalazione è fondata.
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Di slancio…decide di scrivere alcuni articoli che il Corriere  pubblicherà.
A questa campagna stampa si uniscono altri giornalisti…l'interesse dell'opinione pubblica farà il resto…e se il mitico Bruno Vespa avesse avuto l’incipit…avrebbe cominciato già allora a condurre il tanto seguito programma -Porta a Porta- del quale non mi perdo mai una puntata.
E già a quei tempi...tra le tantissime ipotesi che trapelarono…emerse quella di  accantonare tutti i sospetti sulle condizioni precarie dell'aereo e sulla professionalità dei suoi piloti che erano del tutto ineccepibili.
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E…a quel punto…per scoprire la causa del disastro fù necessario recuperare il relitto dell'aereo. Finalmente…nel 1987 la sua carcassa veniva individuata a ben 3700 metri di profondità.
La telecamera calata sul fondo…rimandava in superficie immagini di un mondo sconosciuto…popolato da pesci mai visti prima con una particolare struttura fisica che gli permetteva di vivere a tale profondità. 
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Il difficile recupero dell'aereo…venne affidato ad una società francese.
Tuttavia…anche il costosissimo recupero dei rottami non aiutò per nulla a dissolvere del tutto il mistero che avvolgeva la sua fine.
 A questo punto…amico mio…è continuata la serie infinita di sospetti e di processi che durano ormai da decenni .
L'ultima sentenza…obbliga lo Stato italiano a pagare un risarcimento di centomila euro per ogni passeggero che ha perso la vita.
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Temo comunque che tale somma...lasci l’amaro in bocca ai parenti delle povere vittime...figlia forse di  una rassegnazione simbolica per chi...dopo ben tre decenni ha atteso un perchè...pertanto non resta che dire...che la somma irrisoria proposta è quasi offensiva rispetto al danno subito. 
Quello che mi ha colpito…è che tale risarcimento venga riconosciuto soltanto perché lo Stato italiano non avrebbe vigilato adeguatamente i propri cieli per scongiurare il disastro…spiegazione sin troppo diplomatica dopo che l’arguto Francesco Cossiga…uno dei migliori Presidenti della Repubblica Italiana che ebbi la splendida occasione di conoscere con l’amico Vittorio…aveva affermato che la l’abbattimento  del DC-9 Itavia…fù causata dall'errore fatale del pilota di un jet francese…che lo aveva colpito con un missile lanciato per errore.
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Probabilmente oggi come oggi gli scenari sono cambiati…tuttavia ancora adesso non è possibile squarciare quel velo di silenzio e di omertà che ha avvolto questa drammatica vicenda:-(
Per questo motivo…vorrei che nessuno si arrendesse o si rassegnasse all’idea che un altro sfortunato aereo sia caduto soltanto perché vecchio!
E’  ormai passato quasi un mese dalla misteriosa scomparsa nei cieli venezuelani del vecchio Islander bimotore con a bordo Vittorio Missoni…la sua compagna ed alcuni amici…che tornando da un viaggio di piacere…il destino trasformò in tragedia.
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Probabilmente…l'aereo di Missoni è precipitato dopo un tragico incidente…e forse…la causa è scritta proprio nel fatto che da quelle parti del mondo…la sicurezza dei voli non è tenuta in gran conto…tanto è vero che vengono pilotati da comandanti dal passato misterioso. Tutta  questa sciagura mi fa tornare alla memoria le pagine del  libro “Il Cobra”…il romanzo verità dove Frederich Forsyth…racconta come le guerre tra i narcotrafficanti vengono combattute anche abbattendo in gran segreto gli aerei degli avversari!
E…mentre affidiamo il nostro cuore a perniciose speranze…le prime pagine dei giornali di ieri…mi fanno credere che non ci sia pace per coloro i quali sono destinati a volare.
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E’ proprio di queste ore… la notizia dell'atterraggio fuori pista di un aereo della Carpantair romena…pensa! 
E' la stessa compagnia che nell'ultimo anno ha avuto una serie infinita di problemi tecnici nei nostri scali italiani.
Fortunatamente  il precipitoso atterraggio in pista…ha decretato la salvezza dei passeggeri! 
Amico mio…non ti nascondo che non salgo volentieri sugli aerei! 
Non si tratta di timore…ma del senso di disagio che mi dà attraversare il cielo…chiusa nella fusoliera di un aereo esposto a mille insidie.
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Si…lo so…la mia è una piccola debolezza…ma certamente rinforzata dalle cronache di incidenti aerei vecchi e nuovi che periodicamente riempiono le pagine dei nostri giornali…
Come sempre...ti dò l'appuntamento domani sera alle 22 in messenger:-)
Che ti arrivi il mio bacio con un soffio:-)
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Fiorentina 2  -  Parma 0
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Trasferta  amara per il nostro Parma…che ieri ha subito una netta sconfitta dalla Fiorentina di mister Vincenzo Montella.
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Dopo qualche mese di risultati positivi…il nostro Parma è sceso in campo contro la Fiorentina  giocando un buon primo inizio…ma nel secondo tempo i calciatori di mister Roberto Donatoni sono apparsi deconcentrati e hanno giocato la ripresa in grande affanno tanto da lasciare la partita in mano ai ragazzi della Fiorentina che hanno approfittato del loro momento di crisi per mettere a segno la loro prima vittoria del 2013.
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Cosa dire? Dopo una lunga serie di successi…è possibile che serpeggi una fase di deconcentrazione…magari aiutata dai tanti infortuni che hanno colpito i giocatori del Parma…ma sono certa che i nostri Gladiatori non ci deluderanno e sapranno superare  presto questo momento difficile e già da domenica prossima contro il Genoa torneranno a mostrare il proprio valore!