lunedì

4-4-2011 17.35






Ogni stagione porta con sé la sua magia…
io…che adoro indossare magliette dai tessuti leggeri amo immensamente la primavera;-)
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Amico mio…la mia felicità arriva fino alle stelle quando sdraiata e accarezzata delicatamente dai raggi del sole lascio scorrere lentamente la mia giornata di festa;-)
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“Nella matassa incolore della vita…corre il filo rosso del delitto”.
Con queste parole prese in prestito da Sherlock Holmes...io...che sono un'appassionata lettrice di gialli...comincerò a raccontarti una vicenda molto crudele legata ad un delitto che tanti anni fà aveva sconvolto la capitale e che si è conclusa la settimana scorsa con una serie di colpi di scena clamorosi!
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Era una calda mattina…quel dieci luglio del 1991...
quando la piccola Domitilla...bussa alla
porta della stanza delle mamma Alberica Filo della Torre senza ottenere risposta.
La bimba vuole darle il bacino del buon giorno...così dopo qualche minuto torna con la sua governante tata…una ragazza filippina da poco tempo in Italia...e con lei finalmente apre la porta:
lo scenario che appare dinnanzi agli occhi della bambina è da film dell’orrore…
la piccola si accorge immediatamente che la mamma non è adagiata tra le lenzuola bianche del suo lettone come tutte le mattine ma è riversa in terra malamente e dunque capisce subito che è stata uccisa a mani nude da uno sconosciuto.
Dio la benedica! I bambini sono molto sensibili e lei aveva già capito.
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L’allarme scatta immediatamente…nella casa di questa bellissima famiglia…e…nell’esclusivo quartiere romano dell’Olgiata si precipitano i Carabinieri…
la Squadra Mobile della Polizia e il giudice Cesare Martellino.
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Subito ci si rende conto che l’assassino si è mosso agevolmente nella villa…si sospetta immediatamente che l’assassino conosca benissimo ogni angolo tant’è che quel balordo è riuscito a superare un modernissimo sistema di antifurto e la sorveglianza di due magnifici cani lupo addestrati a dovere.
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Le indagini sembrano semplici ma non lo sono.
Vengono individuate due persone sospette:
Manuel Winston…un domestico filippino licenziato pochi giorni prima da Alberica e Roberto Iacono un ragazzo romano figlio dell’insegnate di inglese di Domitilla.
Purtroppo le indagini non danno alcun esito…forse anche per disaccordo tra gli investigatori. Vi furono mesi e mesi di indagini e dopo qualche giorno di carcere…il domestico filippino e Roberto Iacono tornano alla vita di tutti i giorni.
Per assicurare alla giustizia l’assassino di Alberica Filo della Torre si percorrono strade altrettanto inconcludenti…si indaga sul marito Pietro Mattei…si sospetta di un vicino di casa e si ipotizza l’intervento dei fantomatici servizi segreti deviati che per motivi misteriosi l’avrebbero uccisa.
Il destino pare indemoniato perché l’assassino continua ad essere un inafferrabile fantasma.
Questa vicenda sembrava davvero destinata a rimanere avvolta nelle nebbie del mistero…
ma qualcuno non aveva dimenticato la amatissima Alberica.
La persona di cui parlo è suo marito Pietro Mattei…che mai si era arreso all’idea di non poter dare un nome all’assassino di sua moglie e che venti anni fa...aveva anche promesso una ricompensa di ben 500 milioni di lire a chi lo avesse aiutato ad identificarlo.
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Pietro Mattei è un grand’uomo perché non si è mai arreso.
Dopo tanti anni...chiunque si sarebbe rassegnato e avrebbe cercato di dimenticare l’accaduto…ma non Pietro Mattei che con il suo avvocato Giuseppe Marazzita ha chiesto con insistenza la riapertura delle indagini.
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L’avvocato Giuseppe Marazzita è una figura molto nota a Roma…è un signore poco più che quarantenne docente universitario…titolare di uno studio legale che vanta quasi cento anni di attività tramandata da padre in figlio.
Loro sono i veri eroi...perché le indagini sono state riaperte per merito loro...
e per quattro anni è ripreso il lavoro degli investigatori che hanno ripercorso tutte...
ma proprio tutte le strade già percorse tanti anni fa.
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Il colpevole pensava di averla fatta franca ma poi…
a un certo punto il destino gli ha puntato un dito contro…egli non aveva considerato la perseveranza di Pietro Mattei nel chieder giustizia…e non aveva pensato di poter essere braccato da un mastino come l’avvocato Giuseppe Marazzita che alle qualità del legale di gran classe...unisce il fiuto dell’investigatore di razza e soprattutto non aveva previsto gli enormi progressi della Biologia che oggi hanno permesso di studiare i reperti dell’omicidio come non era stato possibile fare all’epoca del delitto.
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Qualche giorno fa…finalmente si arriva alla verità e cioè che...
l’assassino della Contessa Alberica Filo della Torre è Manuel Winston…
il domestico filippino tradito da una piccola macchia di sangue lasciata sul lenzuolo con il quale ha strangolato la povera vittima!
Il resto…ahimè…è storia ordinaria: in questi due decenni Manuel Wiston si era rifatto una vita…aveva sposato una connazionale dalla quale ha avuto tre figli e per tanti anni ha continuato il suo lavoro come apprezzato collaboratore domestico.
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I Carabinieri...quando lo hanno braccato hanno ipotizzato un omicidio a scopo di rapina anche se lui sostiene di aver agito di impulso e che nei giorni successivi a quelli del delitto ha scoperto di essere stato colpito da una grave forma di encefalite che gli avrebbe causato disturbi nel comportamento e

lo avrebbe costretto per un lungo periodo a vegetare su una sedia a rotelle…
(vuole intimidirci quell’infame) o forse ci troviamo di fronte ad una strategia difensiva posta in atto con la speranza di rimanere in carcere il meno tempo possibile?
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“Nella matassa incolore della vita…corre il filo rosso del delitto”
e questa volta si deve a uomini come l’avvocato della famiglia di Alberica…il mitico Giuseppe Marazzita e il colonnello dei Carabinieri Maurizio Mezzavilla che sono riusciti a isolarlo…dipanarlo fino ad isolarne ogni pollice.
Già. È vero!
Il colpevole di un delitto così grave è stato assicurato alla giustizia…e di questo dobbiamo essere grati a tutti quelli che in tanti anni hanno partecipato alle indagini dando finalmente un volto e un nome all’autore di questo tremendo crimine.
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Vorrei ricordare il Colonnello Luigi Ripani…
comandante del R.I.S. dei Carabinieri di Roma che con i suoi fantastici collaboratori è riuscito ad individuare il DNA dell’assassino.
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Rileggendo oggi...sui quotidiani questa vicenda…mi torna alla mente il titolo di un vecchio film di Gérard Oury “Il delitto non paga”…
certo Manuele Winston che vestiva i panni del fedelissimo domestico è stato assicurato alla giustizia…ma io amico mio assieme a te mi chiedo:
“dopo venti anni dall’omicidio…pagherà per tutto il male che ha fatto?
Pagherà per i danni che il suo comportamento da freddo ed efferato criminale…capace di tener nascosti i suoi sentimenti per tanto tempo ha causato ad altri?
Già...oggi questo individuo...sembra muoversi agevolmente tra le pieghe della giustizia italiana e la sua opera...ora è quella di trovare il modo per pagare il meno possibile il suo debito con la società…cercando di nascondersi dietro improbabili amnesie e facendo riferimento ad una encefalite che potrebbe aver influenzato il suo comportamento di allora.

Amico mio...l'unico pensiero è dedicato a chi...in questa vicenda...risplende come una stella del firmamento! Pietro Mattei…
il marito meraviglioso della contessa Alberica Filo della Torre che in tanti anni non ha mai abbandonato l’obbiettivo di far scoprire l’autore del tremendo crimine che lo ha colpito.
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Che sia tenera la tua serata amico mio... Che ti arrivi il mio bacio con un soffio:-)
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"Oh…"-direbbe il tenente Colombo- "c’è un’ultima cosa…"
Domani sera alle 10 Petra ti aspetterà in messenger:-)
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petrascarbach@libero.it


Parma 1 - Bari 2
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Ennesimo passo falso del nostro Parma ieri al Tardini in casa contro un Bari demotivato e già virtualmente in serie bi.
Poteva essere un pomeriggio di festa allo stadio Tardini…
che aveva fatto registrare il “tutto esaurito” con un Parma che poteva conquistare i tre punti necessari ad avvicinarla alla salvezza…invece il pomeriggio di ieri si è trasformato in una sorta di psicodramma con una squadra uscita dal campo contestata dai tifosi che erano accorsi allo stadio per applaudirla.
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D’accordo…sono mancate pedine importanti come Francesco Valiani…
Sebastian Giovinco…Blerin Dzemaili e Daniele Galloppa…

comunque il livello tecnico dei giocatori in campo doveva bastare per dominare un avversario di scarso peso come il Bari.
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Dopo la partita il DG Pietro Leonardi...
ha annunciato il licenziamento di mister Pasquale Marino…

lanciando una serie di accuse contro l’ambiente e la stampa locale che non avrebbe accettato dall’inizio del campionato Marino e avrebbe fatto continue pressioni per il suo esonero. Probabilmente i mali del nostro Parma sono iniziati la scorsa estate quando si è preferito far partire mister Guidolin per non volersi accordare un contratto biennale.
Peccato!
Oggi la situazione è sotto gli occhi di tutti!
Si è aspettato troppo per accompagnare alla porta un tecnico che non era riuscito ad amalgamarsi con la squadra…purtroppo adesso ad un'altro allenatore spetterà di salvare questa squadra che mai avrebbe dovuto trovarsi in fondo alla classifica.
La settimana prossima a Roma ci aspetta la Lazio reduce dall’ingiusta sconfitta di Napoli…
è la prima di una serie di partite da vincere ad ogni costo per rimanere in A.
Sarà un'impresa!
Ma dobbiamo farcela a tutti i costi! forza Parma…torna ad essere grande e facci sognare!